Riprendono le trasmissioni, questa volta su Radio Sakhir, ma oltre alle temperature, qui in Bahrain si surriscaldano anche gli animi.
Radio che non funzionano, scambi di personalità, l’Alonso furioso si è risvegliato.
Dopo la quiete di Radio Melbourne e Radio Shangai, finalmente qualcosa si muove, e no, non parlo di ali, e nemmeno di pinne. Se in Cina in nostri piloti volevano tornare allo zoo, in Bahrain si entra nella giungla.
Ma partiamo dalle prove libere.
In casa Williams pensano che ci sia stato un complotto da parte di tutto il paddock nei confronti del giovane Lance Stroll, che vede apparire sul display della sua FW40 sempre lo stesso messaggio. Che vogliano rallentare il suo passo, o semplicemente prevedono già le sue mosse?
Stroll: “Continuo a prendere la Safety Car, il display diventa giallo e dice SC!”
Il giovane Lance, inoltre, sembra avere qualche problemino con la sua radiolina…
“V LIM 2 per l’uscita in curva 10.” è il messaggio del suo ingegnere di pista.
Stroll: “V Lim cosa? La radio è terribile, non riesco a sentire niente!”
Se non fosse per la giovane età, cominceremmo a pensare che Lance ha qualche problema di udito:
“Prepara V Lim 2!”
Stroll: “Basta parlare! La radio mi sta facendo male, è orribile! Non riesco a capire nulla!”
Forse più che sordo, Lance è un po’ capriccioso, ma sembra non essere l’unico ad avere problemi di udito:
Vettel:”Devo farne un altro? Potrei fare anche un secondo giro veloce e poi entrare ai box alla fine? Oppure se non va bene per voi potrei anche rallentare nell’ultimo settore”.
“Puoi farne un altro se ne hai bisogno.”
Vettel:”Dillo di nuovo, non ho sentito.”
I problemi di udito di Vettel sembrano aver preoccupato parecchio il muretto Ferrari, che, in FP2, verifica subito le condizioni del pilota più “anziano” in griglia:
“Controllo veloce della radio, Kimi.”
Raikkonen:”Funziona!” risponde l’algido Kimi, che ha dovuto sciogliersi, durante le FP1 nel caldo deserto del Barhain a causa di un problema della sua SF70- H.
“Rallenta Kimi, rallenta e torna ai box.
Ferma la macchina in un posto sicuro. P1 per pochi secondi e poi P0, P0 Kimi.”
Parlando di finlandesi, sappiamo tutti cosa è successo in Cina, ma il team Mercedes non è l’unico a confondersi sull’identità dell’altro finlandese in pista.
Grosjean: “Dai, cosa sta facendo Magnussen? Dai, ragazzi, assurdo.”
“E’ Bottas…”
Grosjean: “Si, è uguale…”
Ah, povero Valtteri. Non sa ancora cosa lo aspetta in gara, ma prima ha il tempo, anche lui come il suo connazionale, di sciogliersi un po’ subito dopo aver firmato la sua prima pole position in carriera.
“Pole position, Valtteri, pole position!”
Bottas: “Woo! È la prima per me, ragazzi. Grazie.”
“Gran lavoro.”
Bottas:”Grazie ragazzi, sono molto felice. Godiamocela per un minuto e poi pensiamo a domani.”
“Sai, per un momento mi hai mostrato che hai delle emozioni, Valtteri, mi hai stupito!”
Bottas:”Ahah!”
Evidentemente sono in parecchi a pensare che Valtteri sia una specie di automa, non solo nel Paddock e tra gli appassionati, ma sopratutto nel team Mercedes.
Ed è così che arriviamo alla nostra Hit Parade della settimana.
La terza posizione è occupata da un ritrovato “Alonso furioso”. Ci ha provato, lo spagnolo, a starsene buono buono davanti ai microfoni, aspettando un miracolo quasi impossibile.
In McLaren, ma soprattutto in Honda, speravano di tenerlo a bada il più a lungo possibile. Nemmeno la possibilità di correre in Indy500, a Maggio, riesce a fermarlo.
L’Alonso furioso aveva dato quache segno di vita già dal venerdì, ma si sveglia del tutto durante il venticinquesimo giro del GP.
Alonso: “Non so come facciano a non sorpassarmi. Non ho mai corso con così poca potenza in vita mia!”
Al secondo posto torna il triangolo più famoso del paddock, quello tra la Mercedes, Lewis Hamilton e Valtteri Bottas.
Come sappiamo, ad Hamilton viene assegnata una penalità di 5” per aver rallentato in pit lane, al momento del doppio pit stop con il compagno di squadra, bloccando Ricciardo, subito dietro di lui all’entrata dei box. Una volta comunicata la penalità, Bottas si trova davanti ad Hamilton, all’inseguimento di Vettel.
È ovvio che il team Mercedes punti sull’inglese per la vittoria, e manda il primo messaggio a Rubens, ops, Valtteri, già al 21° giro.
“Valtteri, rimani incollato a Vettel. Hai bisogno di essere in zona DRS.”
Lap 21: “Per favore, fai passare Lewis.”
Bottas: “Confermate? Ho aperto un bel gap su di lui nell’ultimo giro.”
“Lewis, avvicinati a Valtteri, ha ricevuto il messaggio.”
Lewis, però, è troppo lontano, non riesce ad avvicinarsi subito al compagno di squadra, e la Mercedes comunica al finlandese di mantenere la posizione.
Al 27° giro, Hamilton è finalmente vicino.
“Per favore, fai passare Lewis, ha una penalità di 5 secondi.”
Bottas:”Ricevuto.”
“Resta vicino a lui, ovviamente.”
E questa sembra la posizione che Valtteri dovrà occupare per il resto della stagione. Se Nico ha lottato e lavorato per guadagnarsi un posto che fosse almeno alla pari di quello del suo compagno di squadra, Valtteri deve invece restare un passo indietro per conservare, forse, un sedile che vale oro.
Il triangolo Mercedes – Hamilton – Barrichello, scusate, Bottas, era certamente il favorito per il primo posto di questa classifica, ma l’Alonso furioso riesce a prendersi la vittoria almeno nella nostra hit parade, costretto invece ad arrendersi ad una progetto, ancora, per il terzo anno consecutivo, fallimentare.
“Fernando stiamo considerando il piano B, in che condizioni sono le gomme?”
Alonso: “Ah, fate quello che volete.”
L’Alonso furioso è un combattente, un samurai, come ama definirsi. Ha lottato per il decimo posto per quasi tutto il GP, ma ha dovuto arrendersi alla sua monoposto, che proprio non ne vuole sapere di riportarlo sui podi che contano davvero.
Fernando Alonso costretto al ritiro a soli due giri dalla fine del GP. E per concludere, si, sappiamo che tanto è finalmente andato in onde sulle nostre frequenze radio preferite, in questo Gran Premio, ma anche questa volta non potevamo che dare il nostro premio speciale a lui. Anche per l’edizione di Radio Sakhir, il “Premio honestly: what are we doin here?” è assegnato ancora una volta a Romain Grosjean, che fa una sorpresa speciale ad uno dei suoi meccanici.
Grosjean: “Se non avrò la possibilità di farlo perché non entreremo in Q3, allora lo faccio adesso: ‘Happy birthday to you, happy birthday to you..’ si lo so, non sono un bravo cantante.”
“E’ bellissimo, lui è molto felice. Faremo in modo di farti entrare in Q3, così puoi cantarla di nuovo!”
Grosjean: “Oh, no!”
Sembra proprio che grazie a Grosjean sia andata in onda una canzone vera, sulla nostra radio!
Appuntamento a Radio Sochi!
di Marika Laselva