Mario Isola introduce il GP di Francia

“Le tre mescole nominate per la gara in Francia rappresentano una scelta leggermente più conservativa rispetto al 2018, quando avevamo portato soft, supersoft e ultrasoft. Quest’anno non è presente in gamma l’equivalente della supersoft e la nomination dovrebbe consentire ai piloti di spingere al massimo da inizio alla fine di ogni stint. Così come per Barcellona e Silverstone, anche al Paul Ricard lo scorso anno erano presenti pneumatici con battistrada ridotto: ciò ci permetterà di fare un paragone diretto rispetto al 2018 sull’evoluzione delle monoposto. Nonostante il circuito francese sia stato largamente riasfaltato, non dovrebbero esserci molte differenze rispetto alle caratteristiche del tracciato. È solo la seconda volta in tempi recenti che si disputa qui un gran premio, quindi i dati a disposizione non sono molti. Uno dei nostri test in ottica 2020 si è disputato il mese scorso al Paul Ricard, ma su una configurazione più corta e diversa rispetto a quella utilizzata per il gran premio”.

Caratteristiche della pista

Rispetto al 2018, il circuito è stato ampiamente riasfaltato in quasi tutte le curve – per circa un terzo del giro. Il nuovo asfalto presenta caratteristiche simili al precedente e dovrebbe quindi consentire buone prestazioni.

L’asfalto è abbastanza liscio e i livelli di degrado dei pneumatici sono generalmente bassi. Potrebbe generarsi del degrado termico dato dalle temperature elevate in questo periodo dell’anno nel sud della Francia.

Il Paul Ricard enfatizza soprattutto i carichi laterali, anziché trazione e frenata. Per i Team dovrebbe essere più semplice trovare il giusto bilancio tra asse anteriore e posteriore, e di conseguenza far lavorare i pneumatici nella corretta finestra d’utilizzo, nonostante la presenza del lungo rettilineo del Mistral, interrotto da una chicane, che potrebbe raffreddare l’anteriore, oltre ad alcune brusche frenate.

Curva 13 è la seconda più impegnativa dell’anno in termini di carichi continui, dopo Curva 1 a Shanghai.

Nel 2018, la maggior parte dei piloti ha scelto una strategia a una sosta, influenzata anche dal periodo di safety car nei primi cinque giri.

Altre curiosita’ dal mondo della Formula 1

Per la seconda gara consecutiva dopo il Canada, Pirelli è title sponsor anche in Francia.

A differenza delle ultime gare, per il Paul Ricard i tre top team hanno fatto delle scelte praticamente identiche di set disponibili di mescole, con un’enfasi sulla soft. Unica eccezione per Max Verstappen, che ha selezionato un set in più di medium rispetto ai diretti rivali.

Proprio al Paul Ricard tornano in azione Formula 2 e Formula 3. Il primo test dei pneumatici da 18″ per la Formula 2 2020 si disputerà questa settimana in Spagna, dopo lo shakedown del mese scorso al Mugello.

 

 

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