Formula 1 – La FIA spesso si è ritrovata al centro di enormi discussioni e bufere. L’ultima per un cambio al regolamento internazionale emesso lo scorso dicembre che vieta ai piloti, nell’ambito della loro professione, di esibire dichiarazioni politiche religiose e personali.

Inutile dire che l’amarezza si è riscontrata sulla bocca di molti, tra cui lo stesso Verstappen che ha definito la mossa presa dalla Federazione come assolutamente non necessaria, ma anche Bottas ha puntato il dito contro tale decisione. Apparentemente questo sembrerebbe infatti limitare la libertà di espressione dei piloti, anche se la FIA deve ancora chiarire la questione Stefano Domenicali, CEO di Formula 1, ha voluto spendere due parole in merito alla vicenda.

“La F1 non metterà mai il bavaglio a nessuno. Tutti vogliono parlare in modo da avere la piattaforma per dire ciò che vogliono nel modo giusto. Abbiamo un’enorme opportunità a causa della posizione del nostro sport che è sempre più globale, multiculturale e multivalore. Ovviamente stiamo parlando di 20 piloti, 10 team e tanti sponsor, hanno idee diverse, visioni diverse. una via aperta, ma non cambieremo quell’approccio come sport. Questa dovrebbe essere la linea del nostro sport, dare a tutti la possibilità di parlare nel modo giusto, non con toni aggressivi o per offendere ma con rispetto”.

Domenicali ha poi aggiunto che la F1 sta “monitorando la situazione” e continuerà a “tenere informati i piloti” nelle discussioni.

L’italiano ha poi concluso:
“Credo che la FIA chiarirà quanto affermato, in termini di rispetto di certi luoghi dove non puoi farlo. Sono sicuro che anche la FIA condividerà la stessa visione della F1, ma fanno parte di una federazione olimpica, quindi ci sono dei protocolli a cui devono attenersi”.

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