F1 News - formula 1 Domenicali
F1 News formula 1Domenicali foto Alessandro Martellotta

Formula 1 – Domenicali afferma: “necessario per capire ai nuovi fans i regolamenti 2026”

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La Formula 1 si prepara alla rivoluzione dei nuovi regolamenti del 2026. Le norme del prossimo anno riguarderanno sia il telaio che la power unit; le vetture saranno più piccole, con un ritorno all’aerodinamica attiva e un ulteriore impegno verso l’ibridazione. Ciò include una ripartizione quasi 50/50 tra la potenza del motore a combustione interna e quella del motore elettrico (più vicina al 53/47), con la previsione di un sistema di overboost che funzionerà in sostituzione del DRS.

Sono state sollevate molte preoccupazioni da parte dei team e dei piloti riguardo al livello di gestione richiesto dai nuovi propulsori, con altri che temono un ripetersi del 2014, quando la Mercedes ha conquistato un vantaggio considerevole su Ferrari e Renault con il suo primo propulsore turbo-ibrido. 

Oltre ai timori di un nuovo dominio in pista, sono molti anche i dubbi relativi alla comprensione dei nuovi regolamenti, visti i cambiamenti radicali apportati dalla Federazione Internazionale. Anche il CEO di Liberty Media, Stefano Domenicali, ritiene certamente che la F1 abbia margini di miglioramento nella comunicazione dei cambiamenti per la prossima stagione, in particolare quando si tratta di garantire che tutti gli spettatori comprendano le basi delle nuove regole.

“C’è un argomento molto importante in vista della prossima stagione. Ci sarà un importante cambiamento delle regole e sarà fondamentale spiegare in termini semplici tutte le novità tecniche e normative relative alle vetture”, ha dichiarato Domenicali ad alcuni media selezionati, tra cui Autosport. “Questo deve essere pianificato in modo strutturato e facile da capire. Oggi abbiamo molti più ‘tifosi occasionali’ che non sanno cosa c’è sotto la carrozzeria e per questo pubblico un cambiamento di questa portata non sarà facile da comprendere”

f1 2026
f1 2026 foto credits 3d newsf1.it

L’ex team principal della Ferrari ha rivelato anche che il piano è quello di organizzare un incontro con i media, insieme alla FIA e ai team per trovare il modo più semplice per spiegare cosa vedremo in pista nella prossima stagione. “Inizialmente, con brevi ”pillole”, comprese immagini grafiche, per mostrare cos’è la vettura, come funziona e a cosa dovranno abituarsi i piloti. Questo sarà fondamentale, perché negli ultimi mesi si è detto di tutto e di più sulle regole del prossimo anno, a volte in modo strumentale; fa parte del gioco”

“Non vogliamo usare il linguaggio degli ingegneri; dobbiamo essere pratici, essenziali. Devo capirlo io stesso; se lo capisco, allora va bene. Non possiamo ignorare che molti nuovi fan stanno entrando nella F1 senza conoscere questo mondo, quindi è nostro dovere semplificare il linguaggio e spiegare cosa succederà. Dovremo spiegarlo molto, molto bene”

Nella sua lunga intervista, Domenicali ha anche toccato il tema dei nuovi motori per il 2030. Già nei mesi precedenti, il presidente della Federazione, Mohamed Ben Sulayem, si è speso in prima persona per assicurare un ritorno ai motori aspirati alimentati con carburanti sostenibili. Domenicali concorda sul fatto che un’ibridazione eccessiva rende difficile ridurre il peso e le dimensioni delle vetture, e che le normative devono garantire un interesse sufficiente da parte degli attuali costruttori e, potenzialmente, invogliare nuovi attori ad entrare nel mercato.

“Condivido il punto di vista della FIA: i carburanti sostenibili sono fondamentali e un’elettrificazione eccessiva porta solo a vetture più pesanti, maggiore complessità e dimensioni più grandi che, francamente, non ritengo così interessanti. Se manteniamo una forma di ibridazione e salvaguardiamo la sostenibilità con la nuova generazione di carburanti, allora discutere di un nuovo motore è, secondo me, corretto. L’obiettivo è ridurre i costi di gestione dei team; i carburanti sostenibili e l’ibridazione continueranno a soddisfare le esigenze dei costruttori; inoltre, vogliamo garantire la massima indipendenza possibile in caso di un’altra crisi nel settore automobilistico”

“Vogliamo tenerci strette le grandi case automobilistiche, per questo motivo l’obiettivo è offrire un progetto tecnologico che le interessi e che se necessario, riesca a creare una sorta di motore “Formula 1” in grado di proteggerci da potenziali crisi. Ovviamente preferiamo mantenere le grandi case automobilistiche e in caso, attrarne di nuove. Avremo Audi, Cadillac, il ritorno di Honda e anche la Toyota sta monitorando attentamente la situazione”, ha concluso Domenicali. 

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