Settimo vincitore diverso su tredici gare svolte fino ad ora. Oscar Piastri ottiene la sua prima vittoria in Formula 1 e lo fa in Ungheria, seguito dal compagno di squadra Lando Norris, che gli ha ceduto la posizione due giri prima della bandiera a scacchi, e Lewis Hamilton, che ottiene così il suo 200esimo podio in carriera. Le due Ferrari si trovano in quarta e sesta posizione, con Leclerc davanti a Sainz. In mezzo alle due Rosse si trova la Red Bull di Verstappen, caduta in quinta posizione a causa di un contatto con Hamilton negli ultimi giri.
Charles Leclerc, ai microfoni dei media, ha dichiarato: “Podio? Era possibile, il passo c’era per conquistarlo. Non dobbiamo dimenticare che qui siamo a Budapest, dove sorpassare è difficile. Però, non so… Appena uscito dalla macchina ho avuto la sensazione che se rimanevamo fuori con Max magari ci poteva aiutare per dopo. Alla fine è andata così… Abbiamo preso la posizione su di lui, ma l’abbiamo ripersa”. In seguito, il numero 16 della Ferrari ha concluso: “Credo che la chiave sia l’aver fatto lo stesso lavoro e aver portato a casa dei risultati precisi. L’anno scorso eravamo in una situazione in cui avevamo delle soluzioni per mettere a posto subito. Ora no. Mi dispiace dirlo, ma credo che bisognerà aspettare ancora per vedere dei miglioramenti“.
Il Team Principal della Ferrari Fred Vasseur può ritenersi piuttosto soddisfatto della gara. Il francese, ai microfoni dei media ha dichiarato: “È andata piuttosto bene in effetti. Nel complesso abbiamo tratto il massimo da quello che potevamo fare in questo weekend”. Parlando della gara di Leclerc ha poi continuato: “È partito bene ed è vero che aveva un passo particolarmente forte nella parte centrale con le gomme dure, mentre ha avuto qualche difficoltà alla fine con le medie. Però è andata così, dobbiamo fare ancora un piccolo passo avanti in termine di prestazione. Ma l’anno scorso abbiamo concluso a 65 secondi dalla Red Bull, quest’anno a 20 secondi dalla McLaren. Non è sufficiente, ma significa che siamo sulla strada giusta“.
“Solo 17 giri con le gomme dure? Se sei fuori con la stessa gomma, anche se sei più veloce, non riesci a superare. E se copi la strategia di chi ti sta davanti, non hai possibilità. Noi abbiamo cercato di fare l’undercut su Verstappen, ma Hamilton è rientrato nello stesso giro. Ciò ha significato rimanere bloccati dietro Lewis. È stata una strategia aggressiva, ma penso sia stata la migliore in quel momento. Situazione Norris-Piastri? Un bel problema da avere… È stata una decisione del team far rientrare Lando quando Piastri era davanti a quel punto della gara. È stato un po’ severo nei confronti di Piastri, poi hanno preso una decisione che posso capire. Piastri era in testa dall’inizio, e la decisione del team è stata quella di invertire le posizioni“.
Il primo uomo della Ferrari ha infine concluso: “Futuro? Daremo un annuncio sulla nuova organizzazione dopo la pausa estiva. Siamo tornati nella posizione di andare a podio. Il passo era sufficiente per lottare con Mercedes e Red Bull, più difficile star dietro alla McLaren, però è questione di decimi di secondo e spero che ci saranno piste più adatte alla nostra vettura rispetto a questa. Settimana scorsa c’era la Mercedes in pole position, questo weekend erano quarti come prestazione pura e penso che sarà così fino a fine stagione. Significa che è importante fare tanti punti quando non sei nella posizione migliore e penso che abbiamo fatto un buon lavoro in questo senso. Diciamo che Leclerc non ha avuto un gran venerdì, ma oggi ha recuperato molto bene, con un gran passo. Ha lottato con Lewis e Max“.
Carlos Sainz, che ha tagliato il traguardo in sesta posizione, ha dichiarato: “La partenza conta tanto e oggi abbiamo sbagliato, non so cosa sia successo. Non so se è stata colpa mia che ho lasciato la frizione troppo profonda o sinceramente avevamo un target troppo aggressivo della frizione e abbiamo attivato il wheelspin. Adesso dobbiamo analizzare con gli ingegneri cosa si poteva fare meglio. Qui in Ungheria la partenza è fondamentale, e oggi partire male ci è costato caro“.