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ferrari-sf25-analisi-tecnica-mazzola. foto credits Media Pirelli

Ferrari SF-25 rinata, Mazzola spiega la svolta tecnica che ha sorpreso tutti

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Nel post GP del Messico, l’ing. Luigi Mazzola ha svelato i segreti della ritrovata competitività della Ferrari SF-25. Senza nuovi aggiornamenti, la monoposto di Maranello ha trovato finalmente equilibrio e costanza di prestazione grazie a un lavoro mirato su assetto e gestione delle altezze.

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Ferrari SF-25: equilibrio ritrovato senza sviluppi

La Ferrari SF-25 ha stupito per la prestazione mostrata nel GP del Messico, inaspettata vista l’assenza di aggiornamenti tecnici. “La Ferrari non ha più toccato nulla, eppure è tornata a lottare per la pole e per il podio”, ha spiegato Mazzola nel corso dell’intervista. Il merito, secondo l’ex ingegnere di Maranello, è dell’equilibrio aerodinamico ritrovato e della capacità del team di ottimizzare la finestra di funzionamento della monoposto. “Hanno trovato la quadra tra lift, altezze e setup generale. Forse tardi, ma ci sono arrivati.” Il risultato è una vettura più prevedibile, stabile in inserimento curva e meno sensibile alle variazioni termiche.

Assetto e finestra aerodinamica: la chiave del miglioramento

Dopo una prima parte di stagione condizionata da problemi di bilanciamento e di gestione gomme, la SF-25 ha finalmente espresso il suo potenziale. “Non si tratta di sviluppi – precisa Mazzola – ma di saper far funzionare meglio ciò che già si aveva. Vasseur lo ripete da tempo: ottimizzare il pacchetto e sfruttarne il pieno potenziale.” L’attenzione si è concentrata su altezza da terra, sospensioni e distribuzione dei carichi. In Messico, il lavoro si è tradotto in una Ferrari più coerente e competitiva anche sul passo gara, riducendo il gap da Red Bull e McLaren.

La sfida con Mercedes e l’obiettivo costanza

La SF-25 si è inserita in una battaglia ravvicinata con Mercedes, che secondo Mazzola “resta un’altalena: a volte meglio, a volte peggio della Ferrari, dipende dal circuito e dalle temperature”. In Messico, la Rossa si è imposta per solidità e ritmo, segnale di un passo avanti nella comprensione della monoposto. “McLaren e Red Bull restano su un altro livello, ma Ferrari si è riportata nel gruppo di testa. È il segnale che la base tecnica è buona e che il lavoro sta pagando.”

simulatore Ferrari Hamitlon jpg
simulatore Ferrari Hamitlon jpg

Simulatore e correlazione dati: il punto di svolta

Uno dei segnali più incoraggianti arriva dalla maggiore coerenza tra simulatore e pista, punto debole di inizio stagione. Il lavoro di correlazione, affinato gara dopo gara, ha permesso di sfruttare al meglio i dati per definire setup e strategie. “Ottimizzare e capire: è questa la chiave”, ha ribadito Mazzola, sottolineando che il 2025 ha fornito a Maranello lezioni fondamentali per il progetto 2026, quando entreranno in vigore i nuovi regolamenti tecnici.

Analisi finale

L’analisi di Luigi Mazzola conferma che la Ferrari SF-25 è tornata competitiva non grazie a nuovi sviluppi, ma per la maturazione tecnica del team. Comprensione del pacchetto, equilibrio aerodinamico e coerenza dati-simulatore sono i pilastri di questa rinascita. Dopo mesi di difficoltà, la Ferrari ha ritrovato stabilità e direzione: una base solida su cui costruire il futuro.

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