F1 – Dopo aver sfiorato il titolo Costruttori nella scorsa stagione, la Scuderia Ferrari si era presentata al via del 2025 con l’ambizione di tornare subito protagonista. Le premesse erano incoraggianti, le aspettative alte. Eppure, il campionato si sta sviluppando in modo ben diverso.
A oggi, dopo appena 9 delle 24 gare in calendario, la Ferrari occupa sì il secondo posto nella classifica iridata, ma il divario con la McLaren capolista è già impressionante: 197 punti separano le due squadre. Un abisso che sembra lasciare pochi dubbi su quale direzione stia prendendo la stagione.
In un’intervista concessa a La Stampa, il team principal Frederic Vasseur ha analizzato i limiti evidenziati dalla SF-25 in questa prima parte dell’anno. Il nodo principale, secondo il manager francese, è l’inconsistenza tra qualifica e gara:
“Sul passo gara siamo vicini. Ma la SF-25 soffre molto di più in qualifica. A Jeddah eravamo a tre decimi dalla pole, poi in gara siamo stati i più veloci. A Imola, il sabato eravamo fuori dai giochi e domenica abbiamo rimontato. A volte riusciamo a tirare fuori tutto il potenziale, ma non sempre. È una macchina molto sensibile. Non so se definirla difficile, ma fatichiamo a metterla nella giusta finestra per sfruttare gli pneumatici. Le qualifiche di Imola e Miami sono emblematiche: più veloci con gomme usate. Una cosa mai vista”.
Nel corso dell’intervista, Vasseur ha parlato anche degli aggiornamenti tecnici, richiesti con insistenza da Charles Leclerc, e del delicato equilibrio tra presente e futuro. Se da un lato il 2026 si avvicina, dall’altro la stagione in corso non è ancora da archiviare:
“Abbiamo ancora sviluppi in arrivo. Non è ancora il momento di pensare solo al 2026, anche se tutti ci stiamo avvicinando a quel punto”.
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