hamilton Ferrari F1 news
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Ferrari F1 : Leclerc e Hamilton non bastano

Ferrari F1 – La tempesta è iniziata prima ancora del Gran Premio del Canada, quando due colossi dell’informazione sportiva italiana hanno cominciato a porre domande scomode alla Ferrari. Il motivo? Un inizio di stagione deludente, con l’unico sprazzo di luce rappresentato dalla vittoria di Lewis Hamilton nella Sprint Race del GP di Cina.

Il sette volte campione del mondo, ora alle prese con una realtà molto diversa rispetto alla Mercedes, sta ancora adattandosi allo stile e alla cultura della Scuderia. Charles Leclerc, invece, sembra trovarsi meglio: cresciuto in casa Ferrari, ha dimostrato di saper gestire con più efficacia le difficoltà della SF-25, come dimostrano i numeri finora.

Quando Ferrari entra in crisi, o rischia di farlo, il punto di riferimento per comprenderne le dinamiche resta Leo Turrini, storico giornalista e voce autorevole dei tifosi. Il suo blog Profondo Rosso è da sempre la lente critica con cui osservare le vicende di Maranello.
Nel suo ultimo intervento, Turrini non ha usato mezzi termini:
“Non prendiamoci in giro: la SF-25 a Montreal non ha regalato nessuna emozione. Proprio nel weekend in cui la McLaren sembrava alla portata, le Ferrari sono arrivate quinte e seste. O si fa propaganda da
regime, oppure si smette con le fandonie per un minimo di dignità personale. Siamo seri.”


Primo punto: è ridicolo scaricare tutte le colpe su Vasseur, considerando che l’ultimo titolo mondiale risale a quasi vent’anni fa.
Secondo punto: Vasseur ha modellato la squadra secondo la sua visione. I risultati del 2025 sono disastrosi. Lo ripeto da mesi: Fred deve assumersi la responsabilità. Punto.
Terzo punto: lasciamo perdere le uscite scomposte da “parroco di campagna”. Faccio il giornalista da quando avevo quindici anni e non mi è mai passato per la testa di credere di aver fatto vincere titoli a Jean Todt. Figuriamoci se penso che i miei colleghi più giovani stiano facendo perdere quelli a Vasseur. È una sciocchezza, e sto usando un eufemismo.
Per inciso, Jean Todt non sopportava la stampa libera. Ma non l’ha mai incolpata per le sue sconfitte. E ce ne sono state. Dopo ogni Gran Premio, il “Pinguino feroce” ,così lo chiamavano, parlava coi giornalisti per un’ora.
Quarto punto: il 2025 della Ferrari è un fallimento, e su questo non si discute. Ma non sto chiedendo la testa di Vasseur. Il ragionamento è semplice.


“Se la proprietà Ferrari crede davvero che Fred sia l’uomo giusto, allora deve rinnovargli il contratto. Senza se e senza ma. Siamo alla vigilia di un cambiamento regolamentare epocale. Se c’è fiducia nella sua leadership, va dimostrata apertamente e subito.
Se invece la proprietà ritiene che Vasseur sia l’uomo sbagliato al posto sbagliato, allora bisogna cambiarlo immediatamente, magari con Coletta dal WEC o con un altro nome. La decisione spetta a loro


“Ma a una condizione: la monoposto del 2026 è già in fase avanzata di sviluppo. Se Fred viene esonerato ora, allora John Elkann deve assumersi l’onere di dichiarare pubblicamente che il nuovo team principal non sarà ritenuto responsabile, né in positivo né in negativo, per i risultati a breve termine. Perché non avrà messo mano su ciò che è già stato fatto.
Alla Ferrari non servono difensori d’ufficio patetici. Servono testimoni onesti della verità. Grazie”,
conclude Turrini.

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