Il Team Principal della Ferrari ha chiarito in Conferenza Stampa la situazione legata all’ala posteriore ballerina di Leclerc nelle FP1.

In attesa dell’inizio delle FP2, Frédéric Vasseur è intervenuto in Conferenza Stampa al Bahrein International Circuit, chiarendo alcune questioni sorte nell’ultima settimana e nelle FP1. Il manager francese ha infatti parlato delle interessanti performance della Aston Martin, che potrebbe inserirsi nella lotta al vertice, della questione strategie e soprattutto del problema avuto questa mattina da Charles Leclerc con l’ala posteriore della sua SF-23.

Ferrari F1 Vasseur

Il francese ha chiarito quest’ultima questione, affermando che si trattava di un elemento da sperimentare: “Si tratta di una parte che stavamo testando sulla vettura e che non avevamo avuto modo di provare settimana scorsa. Lo abbiamo provato questa mattina ma come si è visto il test non è andato a buon fine. Perciò non possiamo utilizzare l’ala, anche se ci piacerebbe farlo.”

Vasseur ha inoltre parlato delle impressionanti performance della Aston Martin, seconda questa mattina nelle FP1 con Alonso: “Chiaramente hanno fatto un grandissimo passo in avanti. Sono stati veloci sul giro secco e soprattutto sul long run, e anche questa mattina hanno fatto bene. Vedremo sabato e domenica, ma ripeto che sarà una stagione lunga e dovremo aspettare per capire bene la situazione.”

La nuovo Team Principal della Ferrari ha inoltre ribadito che la sostituzione al muretto di Iñaki Rueda con Ravin Jain non rappresenta un cambiamento impattante per la Scuderia di Maranello: “Ne abbiamo già parlato la settimana scorsa: la strategia non dipende dalla persona che siede al muretto, bensì è una combinazione di cose, tra cui il software di calcolo, il team che è in fabbrica, la comunicazione e poi c’è il membro del team che sta al pit wall. Il cambiamento, che è iniziato già lo scorso anno, è stato fatto per diverse ragioni. Valuteremo l’approccio nei confronti delle strategie, ma questo lavoro lo dobbiamo fare in ogni singola area del team. Dobbiamo fare questo lavoro, ma sono abbastanza sicuro che tutti facciano lo stesso. Se si resta sempre al medesimo livello si perde, perché tutti migliorano.”

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