Dopo i problemi di scivolosità registrati nel 2020, gli organizzatori del GP di Turchia hanno modificato la superficie del circuito per aumentare il grip.
Dopo un GP di Russia incredibilmente emozionante, la F1 si appresta ad affrontare un raro weekend di pausa prima del prossimo evento, il GP di Turchia. Lo scorso anno l’Istanbul Park, tornato in calendario per la prima volta dal 2011, regalò agli appassionati una meravigliosa gara sotto la pioggia vinta da Lewis Hamilton, che proprio grazie a quel successo conquistò il suo settimo titolo mondiale. Verso il circuito furono tuttavia mosse numerose critiche dai team e dai piloti, infastiditi dall’eccessiva scivolosità dell’asfalto, che finì di essere depositato pochi giorni prima del Gran Premio. Già il venerdì sull’asciutto le condizioni si dimostrarono molto complesse, poi gli scrosci del sabato e della domenica resero la pista un’enorme lastra di ghiaccio. Il Direttore di Gara Michael Masi ha tuttavia rivelato che, per l’edizione 2021, gli organizzatori hanno deciso di evitare ulteriori polemiche modificando ancora una volta l’asfalto, con l’obiettivo di incrementare il grip.
“L’intera superficie della pista…” – ha detto l’australiano, citato da Motorsport.com – “…ha subito un trattamento per aumentare il livello d’aderenza come parte di una serie di novità. Ogni stagione inviamo con regolarità ai team degli aggiornamenti sui cambiamenti occorsi nei circuiti in calendario. Possono riguardare le barriere, le reti, i cancelli, anche le aree riasfaltate. In pratica si può dire che la superficie in Turchia abbia subito un’idrodemolizione [l’utilizzo di acqua ad alta pressione per rimuovere l’asfalto, ndr], che è un trattamento comune usato, ad esempio, anche a Singapore, dove le strade pubbliche che vengono utilizzate sono spesso riasfaltate a causa del traffico. Questo è ciò che hanno fatto in Turchia, insieme ad alcune altre variazioni. Lo abbiamo detto: lo scorso anno c’è stato un problema di tempistiche, quindi gli organizzatori lo hanno risolto”.
Il venerdì del GP di Turchia sarà dunque particolarmente intrigante, dato che i team e i piloti dovranno imparare da zero il grip fornito dall’asfalto turco. Sarà inoltre interessante scoprire quale scelta di gomme farà la Pirelli: lo scorso anno, il fornitore italiano decise di portare ad Istanbul i compound più duri della gamma, contribuendo così ai problemi di aderenza. Una scelta più morbida potrebbe invece aprire scenari interessanti dal punto di vista strategico, dato che l’Istanbul Park è particolarmente impegnativo sugli pneumatici.