Pierre Waché, Direttore Tecnico della Red Bull, ha affermato che in base alle simulazioni il team si aspettava qualcosa in più dalla RB20.
Dopo un inizio di stagione dominante da parte della Red Bull, in pochi avrebbero potuto prevedere un campionato 2024 così ravvicinato tra le quattro scuderie più competitive in F1. Se Max Verstappen ha conquistato ben sette vittorie nelle prime dieci gare, da quattro eventi l’olandese non sale sul gradino più alto del podio. La McLaren e la Mercedes sembrano ormai poter competere su ogni tracciato con la RB20, che non ha risposto in maniera positiva agli upgrade introdotti negli ultimi Gran Premi. La monoposto del team anglo-austriaco non ha più un vantaggio di performance tale da mascherare i propri difetti, che sono venuti a galla proprio quando i rivali hanno ricucito il gap, e Pierre Waché (Direttore Tecnico della Red Bull) ha sottolineato che la RB20 non ha rispettato le aspettative.
“La macchina non è stata totalmente all’altezza delle nostre aspettative.” – ha rivelato l’ingegnere francese alla versione olandese di Motorsport.com – “Rispetto allo scorso anno abbiamo sicuramente migliorato la vettura, ma in alcune aree non abbiamo raggiunto i risultati attesi. Basandoci solo sui nostri strumenti e senza considerare gli avversari, ci aspettavamo di avere qualcosa in più, soprattutto nelle curve veloci. Penso che alcuni di questi aspetti possano essere ricollegati alla correlazione: noi utilizziamo una galleria del vento relativamente vecchia. In più, a causa della nostra posizione nel campionato Costruttori, abbiamo meno tempo a disposizione proprio in galleria.”
Waché ha poi confermato in quali aree la RB20 è migliorata e in quali non ha centrato gli obiettivi prefissati: “Non so se abbiamo ancora un particolare punto di forza! Rispetto al 2023, credo che abbiamo fatto uno step nelle curve di media e bassa velocità. Adesso, se paragonati ai nostri avversari, siamo meno competitivi nelle curve veloci, dove la passata stagione la RB19 eccelleva. Infine, è chiaro che siamo ancora in difficoltà sui cordoli, come lo scorso anno. Da quel punto di vista, non abbiamo fatto alcun passo in avanti.”
Il francese ha infine sottolineato che la stabilità dei regolamenti ha favorito l’avvicinamento delle scuderie rivali: “Siamo al terzo anno di questo ciclo. […] Onestamente ci aspettavamo che gli altri ci raggiungessero prima. Ad inizio 2022 la vettura più veloce era la Ferrari, poi nel 2023 e nelle prime gare del 2024 ci aspettavamo più concorrenza. […] Credo che il motivo per cui ora si sono avvicinati sia una combinazione tra la stabilità regolamentare e il fatto che non abbiamo fatto lo step di performance atteso. Questo set di norme ha molte limitazioni, quindi è ovvio che senza cambiamenti ci sia una convergenza. Forse questo concept di vettura ha raggiunto il suo massimo livello, ma sicuramente non siamo arrivati al massimale di questi regolamenti. In questo sport, le idee altrui ispirano gli avversari. Negli ultimi due anni siamo stati noi la principale fonte d’ispirazione, ma per fare un ulteriore passo in avanti e alzare l’asticella, bisogna anche guardare gli altri.”
Foto: Red Bull Content Pool