Per Max Verstappen, autentico dominatore delle scorse due stagioni e con molta probabilità, anche del campionato di Formula 1 2024, non ci sarebbe motivo di cambiare aria, visto il dominio attuale della Red Bull. Ma nelle ultime settimane lo scenario sembra essere cambiato, per via dell’intricata situazione che ha coinvolto Christian Horner e, in misura minore, le personalità più influenti della scuderia anglo-austriaca.

Tra queste figura anche Helmut Marko, consulente del team di Milton Keynes e da sempre legato all’olandese. Nel weekend di Jeddah, alcuni rumours parlavano di una separazione tra l’austriaco e la Red Bull, con Verstappen che ha commentato la notizia con queste parole: “il team sa che è una componente importante e quanto lo sia per me. Basti guardare tutto quello che ha ottenuto con Dietrich Mateschitz (il fondatore della RedBull scomparso nel 2022, ndr), e quanto sia stato ancor più importante dopo la sua scomparsa. È un collante del team, una di quelle persone chiave che tiene tutti insieme. La squadra sa cosa penso di lui e quanto conti la sua presenza. Se andasse via? È poco dire che sarebbe una pazzia”.

Ovviamente, con un contratto firmato a inizio 2022 che garantisce la presenza di Max fino al 2028, sarebbe difficile pensare a un suo clamoroso addio. L’unica variabile è rappresentata dalle clausole di uscita, stipulate al momento della firma e attuabili sia dal team in caso di scarso rendimento del pilota, sia da quest’ultimo nel caso in cui la macchina non dovesse rivelarsi all’altezza delle aspettative.
Secondo quanto appreso da Autosport, nel contratto di Max Verstappen sarebbe presente una “clausola-Marko”, che consentirebbe all’olandese di porre fine all’accordo in caso di addio del manager austriaco. Ma c’è di più: la clausola infatti non è stata inserita al momento della firma, ma in un secondo momento e soprattutto all’oscuro del team principal Christian Horner e dei vertici della squadra: questo perché Marko è uno dei due “director” del team insieme a Horner e dunque può agire per conto della squadra senza rendere conto ai vertici.
Dal canto suo la Red Bull ha deciso di non commentare le voci riguardanti la notizia, ma è chiaro come sia una mossa da parte di Marko per rafforzare la sua posizione al timone della scuderia, ma anche di Verstappen per avere garanzie sul futuro del manager austriaco.

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