F1 – Sergio Perez è riuscito a dominare una gara iniziata a Gedda non esattamente nel migliore dei modi visto che allo start il suo incubo Fernando Alonso è riuscito ad incalzarlo subito alla prima tornata prendendosi momentaneamente la prima posizione, salvo poi essere sopraggiunto di nuovo da Perez che non ci stava a vedersi sfumare così la possibilità di una vittoria in carriera. Il messicano da quel momento in poi non si è più lasciato prendere da nessuno ed ha condotto una gara pressoché in solitaria. Qualche fantasma però lo ha probabilmente sopraggiunto negli ultimi 10 giri circa della gara, quando Verstappen in rimonta, e aiutato dalla Safety Car, è riuscito a superare Fernando piazzandosi in seconda posizione e avendo quindi strada libera per poter raggiungere il suo compagno di squadra Checo.

A quel punto è iniziata una silente battaglia a suon di giri veloci tra Perez e Verstappen, per alcuni giri l’olandese è stato più veloce, poi la tendenza si è invertita a favore del numero #11, nel finale non sono mancati poi apparenti problemi per entrambi, tra Verstappen che temeva la rottura dell’albero di trasmissione e Perez che lamentava che la vettura non era nella norma; ai box Red Bull devono aver sudato freddo. Nel finale poi entrambi gli ingegneri di pista hanno esplicitamente chiesto ad entrambi i loro due piloti di evitare di spingere così tanto, dato che considerata la situazione non c’era alcun bisogno di aumentare per nulla i rischi (quello dell’Arabia Saudita rimane comunque un circuito cittadino ad altissima velocità), ma i due piloti non ne hanno voluto sapere ed hanno continuato a spingere con Max che è riuscito ad agguantarsi il punto del giro veloce proprio sotto il traguardo, il che gli ha garantito anche la leadership nella classifica mondiale. A tal proposito Perez ha esposto il suo punto di vista:

Sembrava una situazione migliore rispetto a quella del primo stint, dove c’era la pressione di Fernando, ma stavo riuscendo a gestire la gara. Poi però verso la fine, quando Max ha superato Fernando, la gara è iniziata. Entrambi abbiamo spinto tantissimo, prima era veloce lui di uno o due decimi, poi io. Per voi è stato bello, ma su questo circuito le cose possono andare facilmente storte.”

Al termine del GP però nessuno dalla Scuderia ha informato Perez della situazione in merito al giro veloce, e il messicano credeva ancora di esserne il detentore salvo poi scoprire la verità durante le interviste post gara con i media, ed è parso visibilmente non contento:

Mi è stato detto che il giro più veloce apparteneva a me e di mantenere il ritmo, poi ho scoperto che Max ce l’ha tolto. Dovremo discuterne con il team per chiarire la situazione“, 

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