F1 News – Il Gran Premio di Azerbaijan vede come vincitore il pilota papaya Oscar Piastri, partito secondo in griglia di partenza, superando il pole man Charles Leclerc, che si vede costretto a inseguire l’australiano e sempre in cerca di superarlo a ogni occasione.
Grazie a un’intensa attività di sorpasso e rimonta, Piastri ha ridotto il suo deficit nei confronti di Leclerc a poco più di un secondo, e al 20° giro l’australiano ha effettuato un affondo all’interno della curva 1 per prendere il comando della gara.
Leclerc ha prima detto alla sua squadra che riteneva il ritmo di Piastri “pazzesco”, visto che mancavano ancora 30 giri da percorrere con le gomme dure.
Ma piuttosto che lasciare che Piastri si avviasse verso il tramonto, Leclerc è rimasto con lui e ha cercato di restituirgli il favore in diverse occasioni alla curva 1, ma Piastri non ha mollato.
Questa battaglia ha permesso a Perez di sedersi dietro la coppia in terza posizione, sfruttando meno le gomme dure, mentre Sainz si è avvicinato dopo una gara solitaria in quarta posizione.
Quando Perez ha fallito un sorpasso su Leclerc al penultimo giro, Sainz sembrava pronto ad approfittarne e a sfilare per la terza posizione, ma all’uscita della curva 2 i due si sono aggrovigliati e sono andati a sbattere contro il muro.
Piastri ha preceduto Leclerc e Russell sotto la safety car virtuale, mentre Norris ha concluso la sua gara in rimonta in quarta posizione.
Norris è partito con le gomme dure ed è stato inizialmente in grado di tenere testa a Verstappen, che ha continuato a lottare con il rimbalzo del posteriore. Dopo aver finalmente effettuato il suo pitstop al 38° giro, Norris ha recuperato un deficit di 15 secondi per ripassare Verstappen per il quarto posto.
Adesso, con la vittoria di Piastri, e il quarto posto di Lando Norris, partito quindicesimo, la McLaren sorpassa la dominante Red Bull nella classifica costruttori, con 20 punti di vantaggio.
“Alla partenza ho cercato di mettermi davanti a Charles”, dice Piastri nelle interviste post gara, “però una volta che sono uscito dal DRS non avevo il passo. Dopo la sosta ci siamo riavvicinati tanto, e mi sembrava di avere più grip, per cui dovevo attaccare e sapevo che se non lo potevo passare all’inizio dello stint non avrei mai più potuto sorpassarlo”
“Per cui diciamo che è stata una mossa piuttosto rischiosa. Mi sono tuffato da lontano, ma sono riuscita a chiuderla, dopodiché ho dovuto gestire.
Negli ultimi due giri sono riuscito a uscire dal DRS e mi sono rilassato un po’ di più, però è impossibile rilassarsi qui. È stata una grande fatica, però sicuramente una delle migliori della mia carriera”
“Considerando da dove eravamo partiti quando sono entrato nel team eravamo lenti, e letteralmente gli ultimi. Adesso siamo in testa al campionato del mondo, per cui bisogna riconoscere grandi meriti al team per la grande svolta che siamo riusciti a fare nel periodo in cui sono stato qui. È migliorata la macchina, ma sono migliorato anche io. Sicuramente qualche mese fa un risultato come questo non sarebbe stato possibile da parte mia”
“Quindi un enorme lavoro di squadra e sono entusiasta pensando al futuro”