F1 – La Mercedes interviene ufficialmente dopo la valanga di insulti e minacce rivolte a Kimi Antonelli sui social. Il team presenterà alla FIA una raccolta di commenti ostili, nell’ambito della campagna “United Against Online Abuse”, dopo il caso esploso in seguito al GP del Qatar.
Mercedes pronta ad agire dopo le minacce contro Kimi Antonelli
Il weekend del Qatar ha lasciato strascichi pesanti per Kimi Antonelli. Il giovane pilota italiano della Mercedes, protagonista di un errore nel penultimo giro che ha favorito il sorpasso di Lando Norris per il quarto posto, è diventato bersaglio di un’ondata di commenti ostili sui social, molti dei quali gravemente offensivi.
Secondo quanto emerso dagli strumenti di community management del team, sui profili ufficiali di Antonelli sono stati individuati oltre 1.100 commenti severi o sospetti, tra cui minacce di morte e messaggi che auguravano danni fisici al pilota. Un numero imponente che ha spinto il team a reagire con fermezza.
L’iniziativa del team: tutto alla FIA
Mercedes ha confermato che presenterà alla FIA l’intero dossier dei commenti raccolti, inserendo il caso all’interno della campagna federale “United Against Online Abuse”, nata proprio per contrastare il crescente fenomeno degli abusi digitali diretti agli sportivi.
Anche sugli account ufficiali della stessa Mercedes sono stati identificati oltre 330 commenti offensivi, segno di un attacco coordinato e molto più ampio del semplice malcontento dei tifosi.
Antonelli colpito: profilo oscurato dopo il GP
Subito dopo la gara, Antonelli ha cambiato la foto del suo profilo social in un’immagine completamente nera, gesto che molti hanno interpretato come un segnale del suo stato emotivo dopo le pesanti critiche ricevute. Nonostante i numerosi messaggi di supporto, la presenza di commenti violenti e minacciosi ha rapidamente destato preoccupazione nel team.
Il sorpasso di Norris e il peso della lotta mondiale
L’errore di Antonelli ha permesso a Norris di chiudere quarto, guadagnando due punti cruciali nella lotta per il titolo contro Max Verstappen. Il britannico arriva così ad Abu Dhabi con 12 punti di vantaggio sull’olandese, una variabile che ha amplificato la pressione e la tensione intorno all’episodio.
Una situazione che accende i riflettori sul problema
Il caso Antonelli riporta in primo piano un tema centrale nella Formula 1 moderna: l’impatto dei social e la vulnerabilità dei piloti, soprattutto dei più giovani, di fronte alla violenza verbale online. Mercedes vuole trasformare questo episodio in un momento di riflessione e in un precedente importante per l’intero paddock.
L’iniziativa della Mercedes potrebbe rappresentare un passo rilevante nella lotta contro gli abusi digitali, troppo spesso normalizzati nell’ambiente sportivo. Il caso Antonelli dimostra quanto il contesto competitivo, unito alla polarizzazione dei social, possa rapidamente degenerare in attacchi personali ingiustificabili. Portare il tutto davanti alla FIA significa tentare di creare un quadro regolamentare più efficace e proteggere i piloti, in particolare quelli più giovani, da fenomeni dannosi per la loro salute psicologica e professionale.
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