F1 News – McLaren sotto la lente: cosa è andato storto a Baku
Durante il Gran Premio dell’Azerbaigian, McLaren ha subito un pesante passo indietro nei pit-stop che ha messo in luce delle criticità hardware che il team non può più ignorare. A parlare è Andrea Stella, che ha ammesso problemi con le attrezzature utilizzate, in particolare la pistola per la ruota anteriore destra nel caso di Lando Norris.
I fatti principali
- Norris ha perso tempo prezioso con un pit-stop lento: la sosta al giro 38 è durata 4,1 secondi a causa di un problema con la pistola per la ruota anteriore destra.
- È il secondo GP consecutivo in cui McLaren registra un pit-stop problematico: a Monza, lo stesso Norris era rimasto fermo 5,9 secondi per un guasto alla pistola frontale sinistra.
- Stella sottolinea che la hardware non è ottimizzata: non è questione di mancanza di volontà, ma di apprendimento in corsa. Serve rendere il lavoro della squadra più fluido, più naturale, ridurre le interazioni “artificiali” tra operatore e attrezzatura.
Perché questi errori pesano (e molto)
- Margini sempre più sottili – In F1 oggi ogni decimo conta. Un pit-stop lento può significare perdere una posizione che poi diventa difficile da riconquistare.
- Influenza sulla strategia – Un pit-stop inefficiente altera la tattica di gara: costringe il pilota a inseguire, a scompaginare piani già definiti.
- Effetto morale – Errori ricorrenti demoralizzano la squadra e il pilota, e aumentano la pressione sul prossimo GP. McLaren ha bisogno che l’esecuzione torni a essere un punto di forza.
Cosa deve fare McLaren per rimediare
Azione | Dettaglio |
---|---|
Aggiornare/hardware | Sviluppare pistole più affidabili, migliorare il design, ridurre possibilità di inceppamenti o mis-engagement. |
Ottimizzare le procedure | Allenamento intensivo del pit-crew, simulazioni realistiche, riduzione delle complessità per rendere tutto più naturale. |
Interazione auto-attrezzatura | Migliorare come la pistola si interfaccia con la ruota / cerchio, diminuzione degli allineamenti manuali, standardizzare procedure. |
Monitoraggio dati | Analizzare ogni sosta, capire dove si perde tempo (operatore, attrezzatura, comunicazione) per intervenire in modo mirato. |
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Il quadro generale: l’impatto sul campionato
Con sette gare rimanenti, il margine per gli errori è minimo. Oscar Piastri ora guida Norris di 25 punti nel campionato piloti. McLaren ha certamente una posizione forte, ma se vuole lottare fino alla fine — e non solo per il secondo posto — non può permettersi altri passi falsi nei pit-stop.
Conclusione
In sintesi: McLaren deve assolutamente migliorare il suo hardware per i pit-stop e le procedure correlate. La differenza fra una vittoria possibile e un piazzamento perso può essere davvero un soffio — 4,1 secondi come a Baku, o quasi 6 come a Monza. Se vuole rimanere competitiva fino alla fine del campionato, non c’è tempo da perdere.
Fonte: Motorsport.com