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F1, Ferrari: Come verrà aggiornata la SF-24?

Dopo il trionfo della Rossa a Montecarlo, questo fine settimana si corre in Canada, ma gli occhi sono puntati ancora più in là, sul futuro della stagione e sui prossimi aggiornamenti che porterà Ferrari.
Oggi parleremo di questo e di altro in compagnia degli ospiti di NewsF1 Werner e Alberto Aimar.

Quali problemi stanno affliggendo Red Bull?

Dopo le ultime tre prestazioni non eccelse da parte di Red Bull che ha perso di poco il gran premio di Miami, ha vinto con altrettanto poco margine quello di Imola ed è sprofondata a Monaco, chiediamo ad Aimar cosa ne pensa del momento della scuderia austriaca. I rivali si sono avvicinati? I campioni del mondo hanno problemi di assetto, oppure le ultime piste sono state una eccezione?

Il nostro ospite concentra il suo giudizio intorno all’ambiente di Red Bull in quanto azienda. Un team di Formula 1 non vive le dinamiche di un’azienda comune e la dimensione stessa di questa realtà comporta importanti ripercussioni nel momento in cui si presentano frizioni tra i membri principali. È il caso di Red Bull che da inizio stagione sta vivendo un periodo di poca stabilità interna, con prima il caso del Team Principal Christian Horner, finito sulle pagine di tutti i quotidiani e secondariamente la dipartita dello storico progettista Adrian Newey.
Questo tipo di situazioni non fanno bene all’ambiente, creano tensioni che possono portare la squadra fuori strada nella preparazione ideale di una monoposto.

Un altro fattore da valutare riguardo alle attuali prestazioni dei campioni del mondo è che non hanno ancora portato importanti aggiornamenti. Secondo Aimar infatti oltre al pacchetto adoperato in Giappone, Red Bull ha sviluppato meno la vettura rispetto a Ferrari e Mclaren e quando questo accade, si può notare un avvicinamento dei rivali.

Red Bull ha problemi di correlazione col simulatore?

Ora la questione dei dati del simulatore e della correlazione in casa Red Bull, chiediamo a Werner cosa ne pensa di questa vicenda tanto discussa.

Il nostro ospite predica calma, anche vista l’ultima gara dove la Ferrari è risultata vittoriosa, la Red Bull in grave difficoltà, ma pur sempre su una pista meno indicativa rispetto al resto del calendario.
Werner crede infatti che sia necessario vedere i risultati non solo del Gp del Canada, ma soprattutto delle piste successive dove sulla carta Red Bull dovrebbe ritrovare la propria competitività. Qual ora anche questi tracciati dovessero vedere la monoposto di Milton Keynes in difficoltà, allora si potrebbe parlare di tutto un altro mondiale.

Riguardo il simulatore Werner fa un’importante precisazione dicendo che ogni formula fisica è sempre una rappresentazione della realtà. Ogni volta che si crea un modello matematico, si semplifica un evento del mondo reale. Il simulatore matematizza gli eventi del mondo reale, tuttavia in quest’ultimo esistono tantissime variabili che possono essere solamente approssimate attraverso formule matematiche.
Il simulatore deve rappresentare un insieme di tanti diversi fenomeni, è importante dunque che questo riesca ad approssimare al meglio quante più variabili possibili.
Nel caso di Red Bull, non è detto che il simulatore possa simulare peggio o meglio di quello di un’altra squadra, ma è probabile che vi siano degli aspetti nei quali questo sia migliore di altri e viceversa che gli altri team dispongono dello strumento in grado di simulare meglio altri aspetti.

Le caratteristiche di Montreal rispetto a Montecarlo

La pista di Montreal presenta caratteristiche diverse rispetto a Monaco come i lunghi tratti rettilinei e i veloci cambi di direzione, ma trova elementi in comune con la pista del principato per via di alcune curve a bassa velocità e i cordoli alti che fino a qui hanno messo in difficoltà Red Bull.

Alla luce di questi elementi, il Team principal della Ferrari, Frederic Vasseur è convinto di poter avere a disposizione una SF-24 competitiva come a Monaco, ma sarà effettivamente possibile?

Secondo Werner sarà interessante vedere le performance Ferrari, considerato come già detto che Monaco rappresenta un’eccezione alle altre piste del campionato. Montreal ha la particolarità di unire tratti molto veloci a tratti molto lenti di pista, dunque il compito nella preparazione della monoposto è trovare un assetto che si addica ad entrambe le condizioni. Se di base il circuito richiede un assetto da basso carico aerodinamico per favorire la gran velocità dei rettilinei, va trovato un compromesso per le curve lente. Entra in gioco dunque la dinamica del veicolo che spesso ruota attorno alla bontà del reparto sospensioni. Un altro dato importante è quello dell’efficienza, una monoposto dotata di questa caratteristica riesce a portare tanto carico aerodinamico nelle curve lente, senza opporre troppa resistenza nei tratti veloci.

Dove deve concentrare i prossimi sviluppi la Ferrari dopo il pacchetto di Imola?

Secondo Aimar, sulla Ferrari cambia il flusso intorno alle prese d’aria delle pance, ora l’aria che arriva nel posteriore è diversa da quella che arrivava con la specifica precedente e quindi l’area di maggiore intervento sarebbe quella del posteriore. Anche l’ala anteriore potrebbe cambiare per incanalare diversamente l’aria nelle pance.
Aimar dunque è convinto che Ferrari abbia visto il vantaggio che avrebbe portato modificando la presa d’aria delle pance e l’ha fatto senza modificare il resto della vettura. Probabilmente ora il team italiano si concentrerà sull’anteriore e sul posteriore con possibili modifiche al cosiddetto “marciapiede” del fondo.
Una modifica influenza l’altra e per questo motivo è necessario far lavorare tutto insieme.

Vasseur ha parlato di possibile modifica delle sospensioni che al momento sono Push rod, ma che nel 2025 potrebbero diventare Pull rod come quelle dei rivali di Red Bull. Chiediamo al nostro ospite Werner se è possibile trarre vantaggio da questo cambiamento di schema sospensivo.

Il nostro ospite è convinto che vi siano pro e contro nell’utilizzo sia di uno schema che dell’altro. Il solo fatto che vengano utilizzate entrambe conferma che non vi sia una particolarmente migliore dell’altra. Tuttavia il possibile cambiamento di schema in casa Ferrari potrebbe essere dovuto ad un discorso aerodinamico. Ferrari si è avvicinata molto a Red Bull nel disegno della vettura ed è dunque possibile che il cambiamento da una sospensione Push rod ad una Pull rod darebbe un vantaggio aerodinamico e si adatterebbe meglio all’attuale design.

E la Mercedes?

Oltre a Ferrari e Red Bull, parliamo di Mercedes. Il team tedesco ha portato alcuni piccoli sviluppi nelle ultime uscite come l’ala nuova portata sulla W15 di George Russell a Monaco e alcune modifiche all’ingresso dei tunnel venturi. Questi sviluppi verranno testati meglio nelle prossime gare.
Chiediamo a Alberto Aimar cosa ne pensa delle prestazioni Mercedes.

Mercedes sembra ancora molto rigida e meno in grado di portare deportanza come le vetture rivali. Ora il team di Toto Wolff deve recuperare un importante svantaggio tecnico che deriva da due anni di lavoro sbagliato sulle monoposto precedenti. Aimar stima che Mercedes accusi un ritardo di circa un anno e mezzo nel confronto con gli altri team come Red Bull, Ferrari e Mclaren.
Mercedes come Ferrari doveva cambiare filosofia, ma a differenza del team di Maranello non è riuscita a ridurre il gap. Nonostante i continui cambi di assetto e aggiornamenti, non riescono a trovare la strada giusta per recuperare lo svantaggio.

Ringraziamo gli ospiti di oggi e ricordiamo che l’articolo è stato scritto prendendo spunto dall’ultima puntata di Effe 1 Garage registrata sul nostro canale You Tube.

Andrea Bortolotti

Grande appassionato di Motori e in particolare di Formula1, cerco di trasmettere le emozioni che questo mondo mi regala attraverso la scrittura. Studio Scienze della comunicazione e ho scritto per due blog e per una testata online di Torino.

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