F1 News – Nelle ultime settimane si è fatta larga l’idea di tornare ai propulsori V10. Dapprima è stata la FIA ad aver spinto molto per questa strada, probabilmente insoddisfatta dai nuovi regolamenti che entreranno in vigore nel 2026; in seguito, anche i piloti hanno accolto con favore l’ipotesi romantica dei V10: “Non sarei troppo esplicito nel sostenere il ritorno di un motore V10 se mi piacesse quello che vedo dal 2026” ha affermato Carlos Sainz nella conferenza stampa pre Gran Premio del Bahrain. Lo spagnolo ha però continuato dicendo: “Ma siccome non mi piace molto quello che vedo dal 2026 in termini di come si comporterà la vettura, il motore e il modo in cui tutto funzionerà, direi di sì: mi piacerebbe che un motore V10, con qualche modifica, tornasse al più presto. Allo stesso tempo, non è giusto non dare una possibilità a questi regolamenti, se tutti credono che siano così validi. Ma tutti sembrano credere che non siano più così validi, ecco perché tutti ne parlano di nuovo. Quindi è un po’ strano, no?”.
Ovviamente fa specie pensare che i regolamenti del 2026 vengano messi in discussioni qualche mese prima della loro entrata in vigore, ma tant’é. Il formato della power unit è il cuore del pacchetto tecnico 2026 e le basi sono state definite quando Jean Todt era ancora presidente della FIA. All’epoca, la Honda era intenzionata ad uscire, e l’elenco dei potenziali nuovi fornitori di power unit era corto e non c’era alcuna garanzia che quelli esistenti resistessero ancora a lungo. Quindi, dato che i governi di tutto il mondo chiedono alle case automobilistiche di adottare l’elettrificazione, si è deciso di aumentare l’influenza dei sistemi elettrici sul bilanciamento della potenza del motore.
Le nuove regole sono riuscite nell’intento di attirare nuovi clienti come Audi e Cadillac ma, mentre la scadenza per l’implementazione incombe, le parti interessate della F1 hanno colto in ritardo gli effetti delle conseguenze indesiderate. Il regolamento del telaio 2026, ratificato con estremo ritardo, è un pasticcio di brutti compromessi per minimizzare i limiti delle unità di potenza.
La nostalgia spesso cavalca la paura dell’ignoto, e così è stato anche in questo caso. I regolamenti per il 2026 hanno dovuto soddisfare così tante voci disparate e interessi contrastanti che il prodotto finito non avrebbe mai potuto soddisfare tutti. Il clamore crescente di coloro che vogliono tornare al 2004 suggerisce che il pacchetto del prossimo anno ha ormai pochi sostenitori, a parte i mercanti del caos.
L’idea di tornare a un motore V10 ha preso piede con incredibile rapidità. Si dice che sia stata comunicata per la prima volta dall’ex capo della F1 Bernie Ecclestone per telefono durante una riunione della F1 Commission la mattina stessa dell’evento alla O2 Arena di Londra. Come si ricorderà, durante la serata il logo della FIA è stato accolto da fischi e insulti da parte della folla. Nel giro di pochi giorni, il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, ha parlato di V10 ad alta voce su Instagram, in un modo piuttosto trasparente per “appropriarsi” di questa idea prima che la voce si diffondesse.
Se i regolamenti per il 2026 godessero di un ampio sostegno, la fantasia si sarebbe sicuramente esaurita in breve tempo. Invece il rumore è cresciuto di tono e volume perché esistono molti dubbi sul 2026, sia in privato che in pubblico.
Un pilota che ha espresso forti dubbi sulle nuove power unit è stato Charles Leclerc: “Posso sicuramente dirvi quello che penso”, ha detto il monegasco quando Autosport gli ha chiesto se la maggioranza dei piloti condivide l’avversione di Sainz per il pacchetto 2026. “Penso che il V10 sarà fantastico. Quello che ho visto per il prossimo anno non mi entusiasma particolarmente. E direi che la maggior parte di noi condivide la stessa opinione. Forse alcuni si faranno sentire più di altri per motivi diversi, ma credo che siamo tutti d’accordo sul fatto che il V10 sarà una soluzione molto migliore”.
Leclerc ha aggiunto di non essere impressionato nemmeno dalla sicurezza delle nuove vetture. Uno degli obiettivi del nuovo pacchetto prevedeva che le auto fossero più leggere e quindi più agili, ma, pur essendo più corte e più strette, saranno più leggere solo di 30 kg. Le perplessità del pilota Ferrari suggeriscono che per ottenere questo magro risparmio si sono dovuti accettare dei compromessi non proprio soddisfacenti.
Indipendentemente dall’esito delle discussioni sul ritorno delle V10, i regolamenti del 2026 entreranno in vigore come stablito. Diversi team principal hanno pronunciato il cliché “il treno ha lasciato la stazione”, ma i treni possono essere fermati. Il vero argomento di discussione è la data in cui le poco amate regole del 2026 potranno essere abbandonate a favore del viaggio nostalgico del V10. Potrebbe essere il 2029 o il 2031.