Lewis Hamilton potrebbe non ricevere un nuovo contratto con la Ferrari oltre il 2026. Il sette volte campione del mondo, alla sua prima stagione in rosso, sta faticando a tenere il passo di Charles Leclerc sia in gara che in qualifica. La decisione sul futuro dipenderà dalle prestazioni nel 2026, anno di rivoluzione tecnica per la Formula 1.
Secondo quanto riportato da ESPN, diverse figure di spicco del paddock avrebbero suggerito che il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton potrebbe non ricevere un nuovo contratto con la Ferrari una volta che l’attuale accordo scadrà alla fine del 2026, viste le sue prestazioni finora deludenti. GPblog ha chiesto un commento ufficiale alla scuderia di Maranello, ma al momento non ha ricevuto risposta.
Hamilton, che ha firmato un contratto pluriennale con la Ferrari fino al 2026, sta disputando la sua prima stagione in rosso, ma non è ancora riuscito a convincere. Il britannico occupa attualmente la sesta posizione in campionato, con 64 punti di distacco dal compagno di squadra Charles Leclerc.
Il confronto diretto tra i due non sorride a Hamilton neppure in qualifica:
Leclerc è nettamente ad Hamilton rispetto avanti con un 14-5 nel duello del sabato e un distacco medio di 0,170 secondi a sessione.
Certo, si tratta solo del primo anno di Hamilton a Maranello, ma il suo contratto non è certo quello di un pilota destinato a ricoprire il ruolo di seconda guida.
Tuttavia, è ancora presto per trarre conclusioni definitive. La seconda stagione di Hamilton con la Ferrari deve ancora iniziare, e anche il pilota britannico dovrà decidere se vorrà continuare la propria carriera in Formula 1: alla fine del 2026 avrà infatti già 41 anni.
Molto dipenderà da ciò che accadrà proprio nel 2026, anno in cui entreranno in vigore nuovi regolamenti tecnici. Con vetture, power unit e pneumatici Pirelli completamente rinnovati, gli equilibri in pista potrebbero cambiare radicalmente. L’adattamento alla nuova generazione di monoposto sarà una sfida per tutti, Hamilton incluso. Le prestazioni del team e del pilota in quella stagione saranno probabilmente decisive per capire se la collaborazione tra Ferrari e Hamilton proseguirà anche oltre il 2026.
Hamilton e la sfida della rinascita con la Ferrari
L’arrivo di Lewis Hamilton in Ferrari rappresentava uno dei colpi di mercato più clamorosi degli ultimi anni. Dopo oltre un decennio trascorso in Mercedes, con cui ha vinto sei titoli mondiali, il britannico aveva scelto Maranello per inseguire un ultimo sogno: riportare la Rossa al vertice della Formula 1. Tuttavia, l’adattamento al nuovo ambiente e a una monoposto dal comportamento molto diverso rispetto alla W15 non è stato semplice.
Gli ingegneri di Maranello hanno più volte sottolineato come il lavoro di Hamilton in fabbrica sia meticoloso, ma anche come il suo stile di guida richieda un assetto estremamente preciso, difficilmente replicabile in ogni circuito. Il sette volte campione del mondo ha faticato soprattutto nella gestione delle gomme posteriori e nelle fasi di qualificazione, dove Leclerc è riuscito a sfruttare meglio la SF-25 nei giri decisivi.
Nonostante le difficoltà, Hamilton resta un punto di riferimento tecnico e mediatico per la scuderia. La sua esperienza potrebbe rivelarsi fondamentale nella transizione verso le monoposto 2026, completamente nuove per concetto aerodinamico e power unit. Se riuscirà a ritrovare competitività e adattarsi ai cambiamenti, la Ferrari potrebbe ancora considerare un rinnovo, anche in ottica di continuità e sviluppo.
In caso contrario, il 2026 potrebbe segnare la fine di una delle avventure più attese della storia recente della Formula 1, con un addio che aprirebbe scenari del tutto nuovi sia per la scuderia di Maranello che per Hamilton stesso.
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