F1 News – Dopo essere subentrato a Jack Doohan, il consigliere di Alpine Flavio Briatore aveva detto che non c’era “nessun limite” al numero di gare di Formula 1 che Franco Colapinto avrebbe disputato per la squadra. Ma dopo tre gran premi deludenti, ora il futuro dell’argentino sembra meno definito. L’unica certezza di Alpine è un costante stato di incertezza. Negli ultimi anni sono stati assunti e licenziati così tanti dirigenti che ci si chiede se l’inchiostro con i loro nomi e titoli abbia il tempo di asciugarsi sul vetro delle porte degli uffici.
Lo scenario è diventato ancora più confuso durante la singolare apparizione di Briatore nella conferenza stampa dei team principal prima del Gran Premio di Spagna. “Non dico mai cinque gare, tre gare, quattro gare, una gara”, ha detto Briatore. “Se Colapinto è performante, sta guidando la macchina. Altrimenti, vedremo”. Il tono di minaccia non può essere frainteso, e a ragione: nelle sue prime tre gare per l’Alpine, Colapinto ha dimostrato tutte le cattive abitudini che ha mostrato alla Williams la scorsa stagione e poco del suo ritmo. Quando è salito sulla FW46 a Monza, l’anno scorso, ha subito migliorato le prestazioni rispetto a Sargeant, ma non è stato così con la A325 di Alpine.
Nella prima uscita di Colapinto per l’Alpine, a Imola, ha frainteso un’istruzione radio mentre usciva dal garage dopo una bandiera rossa in Q1 e ha preso una penalità in griglia per essere entrato nella “corsia di sorpasso” prima che fosse confermato il tempo di ripartenza. Poco dopo, un momento di imprecisione all’uscita del Tamburello ha avuto conseguenze devastanti, con una ruota sullo sporco e un testacoda contro il muro.
A Monaco, Colapinto è stato eliminato in Q1 e poi ha faticato fino al 13° posto alla bandiera, a due giri di distanza, dando la colpa a una strategia che prevedeva di iniziare la gara con la gomma dura. In realtà, il risultato è stato una combinazione di partenza così arretrata e di sofferenza a causa dei giochi di prestigio che Racing Bulls e Williams stavano facendo più avanti nella coda del traffico. Un problema alla trasmissione, che ha richiesto un nuovo cambio, lo ha fatto eliminare in Q1 anche in Spagna, quando la sua vettura si è fermata alla fine della pitlane prima che potesse intraprendere un secondo giro. L’evoluzione della pista ha praticamente garantito che altri piloti avrebbero superato il suo tempo nel secondo run della Q1.
Dopo queste deludenti prestazioni, sono aumentate le voci di una possibile sostituzione di Colapinto: la notizia dell’imminente sostituzione di Colapinto con Sergio Perez è frutto di un’intuizione di un media che si basa sul ben documentato appetito di Briatore per il denaro. Certo, Perez porterebbe sponsor facoltosi, ma si ritiene che si stia concentrando sul suo ritorno con la Cadillac nella prossima stagione e che non abbia nulla da guadagnare dall’esposizione in una vettura di centrocampo in questo momento.
Più probabile che si tratti del collaudatore Paul Aron, vincitore di una gara di F2 nella scorsa stagione, o addirittura di Doohan, che è ancora a libro paga come pilota di riserva, che aspetta una chiamata. Briatore è noto per la sua spietatezza, come dimostra la sua evasività sulla tempistica di Colapinto. Ma la pressione che gli viene dall’alto è quella di ottenere risultati, e lui la ridirigerà su chi sta sotto di lui, compresi i piloti. Come ha detto anche durante la conferenza stampa: “Al momento non so se Franco resterà per la stagione o meno, ma vediamo. Dipende dalle prestazioni. Noi guardiamo solo alle prestazioni, nient’altro”.
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