La lotta contro il razzismo entra in campo in F1 con la nascita di WeRaceAsOne, un hashtag lanciato per sensibilizzare la lotta verso le diversità.

La F1 scende in campo nella lotta al razzismo con l’hashtag WeRaceAsOne, una discesa in campo sociale che ha l’obiettivo di sensibilizzare la battaglia contro le diversità dopo l’omicidio di George Floyd negli Stati Uniti. La scritta è accompagnata da un arcobaleno, con il significato di ”Noi corriamo come fossimo una sola cosa”. Si tratterà di una campagna molto importante per sfidare il razzismo, dove da tempo milita il campione del mondo Lewis Hamilton che ultimamente è sceso anche in piazza per manifestare in prima persona.

Queste le parole del presidente di Liberty Media, Chase Carey: ”La nostra prima gara in Austria all’inizio di luglio sarà un gran momento per il nostro sport dopo quasi quattro mesi senza corse. Sarà un momento importante per la comunità della F.1 ma anche il momento per prendere atto di alcune questioni che sono più grandi di qualsiasi altro sport o paese. L’iniziativa del #WeRaceAsOne che abbiamo lanciato in supporto del #PurposeDrivenMovement presentato dalla FIA nella scorsa settimana è il nostro modo di dire grazie al coraggio ed all’unità che ognuno nel mondo ha mostrato in questo periodo inedito. Sarà anche una piattaforma per la F.1 per ritrovarsi insieme ed ottenere risultati contro i problemi più importanti che interessano noi come sport ed il mondo. Questo è il motivo per cui alla nostra prima gara in Austria la Formula 1 si schiererà unita per dire forte e chiaro che il razzismo deve finire. Mostreremo il nostro totale supporto nella lotta alla disuguaglianza durante il fine settimana e aumenteremo i nostri sforzi per rendere la Formula 1 più variegata e aperta a tutti. Come sport globale dobbiamo rappresentare la diversità e gli interessi dei nostri fan, ma dobbiamo anche ascoltare di più e capire cosa debba essere fatto ed andare avanti su quella strada”.

La lotta intrapresa dal Circus vuole lanciare un messaggio importante, ma occorre sottolineare il fatto che probabilmente argomenti delicati come questo dovrebbero restare fuori dallo sport, lasciando spazio al puro spettacolo senza far entrare la politica. I risultati della campagna verranno valutati nelle prossime settimane, ma alcuni dubbi verranno certamente sollevati e divideranno i fans come già sta avvenendo sui social.

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