F1 Messico – Le prove libere del venerdì hanno portato discreto ottimismo in casa Ferrari, la prima sessione si è conclusa con Carlos Sainz in testa a dettare il passo. Lo spagnolo però probabilmente cambierà motore, portando un’unità fresca per far fronte alle complicate condizioni dovute all’aria più rarefatta (il circuito si trova a 2300 m s.l.m.). Per lo stesso motivo tre piloti hanno già smarcato il nuovo propulsore, si tratta di Ocon, Tsunoda e Magnussen. Così l’ottimismo di Sainz: “Nel complesso è stata una giornata positiva, abbiamo completato il programma previsto provando anche parecchie regolazioni di assetto sulla macchina”.
La seconda sessione è stata poco indicativa in quanto sono stati testati i prototipi Pirelli della stagione 2023. Per altro non è stato dato sapere quale mescola stessero utilizzando i piloti in pista. Nel provarli a limite, Charles è finito in testacoda. Queste le sue parole: “Non è stato certo il migliore dei venerdì dal momento che non abbiamo completato un grande numero di giri. Nella seconda sessione abbiamo effettuato una simulazione di qualifica. Quando poi siamo passati alle prove in configurazione gara, sono finito in testacoda e la mia sessione e terminata li. Non mi aspetto conseguenze per il resto del weekend dall’incidente, e sono fiducioso che avremo un sabato migliore, anche perché le sensazioni che ho provato in machina sono buone”.
F1 Messico Ferrari – Attenzione alle Mercedes, i nuovi sviluppi portati ad Austin potrebbero rivelarsi la carta vincente per trionfare su questa pista. Questo perché l’aria rarefatta si sposa bene con l’eccessivo drag che la W13 si porta dietro da inizio stagione. Tuttavia, la mancanza di una regolare sessione di prove aumenta la variabile dell’incertezza. È ipotizzabile che, al contrario di Mercedes, questa particolare caratteristica della pista limiti le performance della Red Bull. Ma attenzione naturalmente a sottovalutarli: a Verstappen e Perez vanno tutti i favori del pronostico della viglia.
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