Non accennano a placarsi le voci attorno a un possibile addio di Verstappen dalla Formula 1. Nel fine settimana di Singapore, l’olandese è stato punito dalla FIA con una pena di servizio civile per aver usato la parolaccia inglese “f…” in una conferenza stampa ufficiale della FIA mentre descriveva il comportamento della sua RB20 durante il Gran Premio di Baku. Il caso nasce sulla scia della decisione del presidente della Federazione Internazionale, Mohammed Ben Sulayem, di limitare ulteriormente il linguaggio offensivo trasmesso in TV, cosa che la F1 aveva già fatto.
In risposta, Verstappen ha inscenato una protesta per il resto del weekend di Marina Bay, rifiutandosi di fornire risposte esaurienti alle domande nelle conferenze stampa della FIA e organizzando invece i propri incontri con i media, rivelando che le politiche della Federazione gli stanno togliendo il piacere di correre in Formula 1 e che addirittura potrebbero portarlo ad abbandonare il circus prima del tempo: “Sono in una fase della mia carriera in cui non voglio avere a che fare sempre con questo. È davvero stancante”, ha dichiarato Verstappen.
“Certo, è bello avere successo e vincere le gare, ma una volta che hai ottenuto tutto questo, vincendo campionati e gare, allora vuoi anche divertirti. Se devi affrontare questo tipo di sciocchezze, per me non è un modo di continuare a fare sport, questo è certo”, ha continuato l’olandese.
Mentre molti addetti ai lavori non credono fino in fondo alle parole di Verstappen, non è dello stesso avviso Helmut Marko, il quale, parlando in esclusiva con la testata tedesca Motorsport-Total, ha dichiarato che il suo protetto non sta affando bluffando: “Bisogna prendere Max sul serio. Ha ottenuto molti risultati, ma per lui è importante che si goda anche l’intero sport. Se questo gli viene sempre più rovinato, allora ha un carattere tale che quando dice ‘ok, basta’, lo dice seriamente, ma spero che la situazione attuale non lo porti a ritirarsi presto”.
Allo stesso tempo l’austriaco ritiene che in questa vicenda, esistano due pesi e due misure, prendendo come esempio l’ex team principal della Haas Guenther Steiner che, con le sue imprecazioni, è diventato un eroe di culto nella serie Drive to Survive di Netflix: “Sì, non è comprensibile e ci sono due pesi e due misure. E per di più, Max non si riferiva a una persona. Si riferiva all’auto, a un oggetto, e l’ha fatto in modo inconsulto. Ok, forse in una conferenza stampa pomeridiana, se la cosa deve essere gestita in modo così rigoroso, in futuro adotterete un approccio diverso. Ma è chiaramente esagerato”, ha concluso Marko.