I capi tecnici delle scuderie di Formula 1 sono stati convocati in un incontro speciale con la Fia e si riuniranno nel prossimo Gp di Ungheria che si terrà a fine luglio. Si discuterà delle possibili modifiche del regolamento tecnico per quanto concerne la posizione degli specchietti retrovisori per migliorare la visibilità dei piloti.
In questo 2018, ci sono state molte lamentele da parte dei piloti a causa della scarsa visibilità con l’attuale posizione degli specchietti retrovisori, causando diversi problemi.
Uno degli esempi più recenti è l’episodio che ha visto protagonisti Sebastian Vettel e Carlos Sainz durante le qualifiche del Gp d’Austria,in cui, come sappiamo, il tedesco (non avvertito via radio) non ha visto il collega arrivare durante il suo giro lanciato causando poi la conseguente penalità per il pilota della Ferrari. E proprio durante il weekend austriaco sono nate nuovamente delle polemiche sulla visibilità, puntando il dito proprio sugli specchietti.
Quando ci fu la convocazione di Vettel per la sua investigazione, il delegato tecnico della F1, Jo Bauer fece alcuni test di visibilità con il pilota tedesco per capire quanto effettivamente il pilota della Ferrari potesse vedere l’arrivo di Sainz tramite gli specchietti.
Dopo quanto accaduto la Fia è voluta intervenire sulla questione, spingendo alla modifica del regolamento tecnico attuale sugli specchietti,entro il Gp di Singapore del prossimo settembre ma per motivi di tempo e di sicurezza la stessa Federazione ha dovuto rivedere i piani poichè serviva anche l’approvazione del World Motor Sport Council.
La Fia avrebbe così deciso di riunire tutti i capi tecnici durante il Gp ungherese per discutere sul da farsi in chiave 2019.
Secondo una nota del responsabile tecnico della F1 Nikolas Tombazis, la modifica del design delle pance delle monoposto, attuata l’anno scorso, ha fatto si che la superficie superiore dei Sidepot e la particolare conformazione dell’ala posteriore creasse una sorta di impedimento bloccando di fatto la vista posteriore. Inoltre la crescente tendenza dei team nell’utilizzare assetti ad “alto rake” avrebbe ulteriormente peggiorato il problema della visibilità (più si tende ad alzare la parte posteriore della vettura e meno visibilità si ha) rendendo l’attuale posizione degli specchietti inefficace.
In un primo momento la Fia aveva permesso ai vari team di poter scegliere dove posizionare gli specchietti, ora, con la direttiva che aveva proposto, intendeva specificare il dove dovrebbero essere posizionati. La Federazione, nella direttiva che avrebbe voluto introdurre da Singapore,avrebbe voluto che il punto centrale degli specchietti sulle monoposto fosse di altezza pari a 640mm sopra il piano di riferimento e a 450mm dal punto centrale delle auto lasciando una tolleranza minima di 5mm. In precedenza,gli specchietti dovevano essere posizionati tra 200 mm e 550 mm dalla linea centrale della vettura e non vi era alcun limite di altezza.
L’idea sarebbe quella di dare una misura precisa di dove posizionare gli specchietti.
A causa del cambiamento del regolamento, che richiede l’approvazione del FIA WMSC e ai tanti interrogativi sulle potenziali scappatoie che i team potrebbero adottare a seguito della proposta, la stessa Federazione ha deciso di ritirare la direttiva aspettando gli esiti del meeting in programma a fine luglio al Hungaroring.
Nel corso di questa stagione, gli specchietti sono stati protagonisti di vari “battibecchi” fra i team e la Federazione: la prima su tutte è stata la Ferrari, che nel gp di Spagna introdusse degli innovativi specchietti con le “orecchie” sopra, dichiarati successivamente illegali.
Nell’ultimo weekend a Silverstone è stata la Mercedes ha proporre una nuova tipologia di specchietti, posizionata al di sotto del normale. Il sistema al momento è stato ritenuto regolare da parte della Fia poiché il nuovo specchietto è stato montato al di sotto del normale per offrire un punto di riferimento ai piloti per vedere se la visibilità posteriore è migliorata: si tratterebbe dunque di un esperimento che la Fia intende valutare con maggiore attenzione. Ma oltre a ciò il supporto presente non solo avrebbe aiutato la rigidità, ma avrebbe anche dato un vantaggio nell’aiutare a guidare il flusso d’aria oltre il sidepod.
Un potenziale cambiamento della posizione degli specchietti darebbe l’opportunità alla Fia di riesaminare la possibilità di utilizzare, quindi, i supporti sugli specchietti che possono offrire benefici aerodinamici.
Alla Ferrari, quando introdusse gli innovativi specchietti con i supporti, venne subito bandita la possibilità del loro utilizzo perché la presenza dei suddetti supporti era stata considerata a chiaro scopo aerodinamico. Infatti la stessa scuderia di Maranello ha chiesto ulteriori chiarimenti lo scorso weekend sugli specchietti Mercedes, che anch’essi sono equipaggiati da un supporto ma dichiarati legali al momento poiché sembrano garantire maggiore rigidezza dei precedenti .La FIA, infatti, ha indicato nella sua nota originale che la progettazione di eventuali supporti aggiuntivi deve essere approvata dall’organo governativo per evitare potenziali problemi di legalità.
Infine, sempre nella sua nota, Tombazis ha aggiunto:“Per completezza, vorrei ribadire la nostra posizione precedentemente espressa e cioè che i supporti degli specchietti devono avere lo scopo principale di supportarli strutturalmente, e qualsiasi vantaggio aerodinamico dovrebbe essere incidentale.”
Non ci resta che attendere gli esiti del meeting in programma a fine luglio all’Hungaroring per avere maggiori risposte su questo “spigoloso” argomento…
Giuly Bellani