La direttiva tecnica della FIA mira ad evitare la perdita di gomme non fissate durante la sosta e a vietare l’uso di procedure automatiche ai box.

Potrebbero essere finiti i tempi dei pit stop sotto ai due secondi, divenuti una consuetudine in F1 grazie soprattutto alla Red Bull. La FIA ha infatti inviato ai team una direttiva tecnica, la TD22A, il cui contenuto mira a rallentare le soste aggiungendo per certe procedure una serie di tempi minimi, che corrispondono ai tempi di reazione umani, e limitando l’utilizzo di procedure automatiche durante il cambio gomme. Queste ultime sono esplicitamente vietate dal paragrafo 12.8.4 del Regolamento Tecnico, che recita: “Gli strumenti utilizzati per inserire o rimuovere gli elementi di fissaggio delle gomme devono essere ad aria compressa o azoto. Qualsivoglia sensore deve agire solo passivamente”. La Federazione teme che quest’ultimo punto non venga rispettato da varie scuderie, perciò ha deciso di introdurre nuove limitazioni che entreranno in vigore a partire dal GP d’Ungheria e che dovrebbero rallentare i pit stop di qualche decimo di secondo.

Il principale timore della FIA è infatti che questi automatismi giochino un ruolo nella creazione di situazioni pericolose, come il rilascio di una vettura dalla piazzola di sosta con una gomma non fissata. Inoltre, la Federazione mira a cancellare la tendenza dei meccanici ad anticipare la comunicazione del completamento di uno dei procedimenti del cambio gomme per risparmiare tempo. Secondo quanto riportato da Racefans la FIA avrebbe ricevuto delle lamentele da parte di alcuni team, tra i quali probabilmente la Mercedes, riguardo alla velocità dei pit stop della Red Bull, che da anni ormai riesce ad effettuare soste sotto ai due secondi. Già nelle scorse settimane, infatti, Helmut Marko ha rivelato che la Stella ha messo in discussione gli strumenti utilizzati al pit stop dal team di Milton Keynes.

Quali sono dunque le limitazioni previste dalla nuova direttiva tecnica? Dovranno passare un minimo di 0.15 secondi dal completamento di uno dei procedimenti della sosta alla comunicazione di rilasciare dal carrello la vettura, mentre dovranno trascorrere almeno 0.2 secondi dal rilascio della vettura dal carrello alla luce verde che comunica al pilota la possibilità di ripartire. In caso di mancato rispetto di questi parametri minimi, un sensore registrerà la procedura come invalida, e il team in questione dovrà ripeterla per verificare che sia stata completata in sicurezza. La direttiva tecnica porterà tutti i team a modificare le procedure del pit stop, che rappresentano un meccanismo ben oleato dai vari team attraverso un duro lavoro negli ultimi anni. Perciò la Federazione ha concesso più di un mese di tempo alle squadre per mettersi in regola.

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