La Ferrari F1-75 scesa in pista a Barcellona ha dimostrato grande solidità. I tecnici della Rossa sembrerebbe abbiano svolto un ottimo lavoro nella realizzazione della nuova unità propulsiva. Nonostante i test appena conclusi non possano dirci con precisione a che punto sia con le rivali, la Ferrari ha dimostrato di non aver sofferto il passaggio alla benzina E10. Naturalmente nessuna scuderia ha espresso la massima potenza e la Ferrari ha giocato a nascondino come hanno fatto tutte le altre squadre.
A indicarlo è stato lo stesso Binotto, che al termine dei test ha dichiarato: “Nel prossimo test mi aspetto di vedere molte novità tecniche, ma la nostra F1-75 non sarà molto diversa da quella che avete visto in questo primo test. Però è vero che finora siamo stati lontani dalle nostre migliori performance – ha difatti rivelato il team principal della Ferrari –, non soltanto per il carico di carburante che abbiamo utilizzato o per il settaggio del motore, ma anche per lo stile di guida dei piloti“.
La versione della F1-75 vista a Montmelò ha dimostrato grande solidità. Ferrari è stata la scuderia che ha compiuto più giri, ben 439, sottolineando come il progetto sia promettente. Sono arrivati anche complimenti inaspettati dai rivali, nascondendo forse un po’ di pretattica. Lando Norris ha detto: “La Ferrari mi sembra molto forte, specialmente sul passo gara. In questa stagione credo che ci divertiremo molto nei circuiti con curve veloci, perché seguire le vetture sarà più facile. Quindi per noi piloti dovrebbe essere molto meglio.” La dichiarazione che ha smosso gli animi è stata quella di Toto Wolff, rilasciata ad Auto Motor und Sport. “Al momento abbiamo la sensazione che la Ferrari abbia il motore più forte“.
Quest’anno è ancora più importante disporre di un’ottima power unit in quanto il 10 settembre verrà congelato qualsiasi sviluppo su di essa. Dopo questa data sarà possibile intervenire solamente per correggere problemi di affidabilità. I team perciò stanno spingendo molto sullo sviluppo. La Mercedes ha fatto sapere di non aver mai lavorato così tanto sul motore tra una stagione e l’altra. Mentre la linea di sviluppo portata avanti dai motoristi Alpine, prevede sperimentazioni volte alla ricerca della massima prestazione. Questo a scapito dell’affidabilità che potrà essere gestita anche oltre il 10 settembre.