F1 – La Red Bull fa paura. Potremmo riassumere così questi tre giorni di test pre-stagionali, durante i quali la scuderia austriaca ha dimostrato una solidità straordinaria. La nuovissima RB19 partorita dai tecnici di Milton Keynes è stata in grado di percorrere un’incredibile quantità di giri senza mai mostrare alcun tipo di degrado agli pneumatici.

Le straordinarie performance di Max Verstappen e Sergio Perez hanno spinto nel corso degli ultimi giorni rivali e addetti ai lavori a ricercare i reali punti di forza della Red Bull RB19.

Secondo quanto riportato da Auto Motor und Sport, nota testata tedesca, in Mercedes si sarebbero fatti un’idea piuttosto precisa sul perché la Red Bull riesca ad apparire (almeno per il momento) così più veloce di chiunque altro:

“Girano 10 millimetri più bassi di tutti gli altri”, si legge sull’editoriale tedesco. “Se noi provassimo a girare con la W14 così bassi, il nostro sottoscocca si romperebbe”.

L’ipotetica minore altezza da terra di Red Bull, però, va a cozzare con quanto dichiarato lo scorso anno da Christian Horner (team principal della RB) riguardo la RB18, progenitrice dell’attuale RB19:

“Avendo un’altezza da terra maggiore, la nostra filosofia di base è un po’ diversa da quella a quella che hanno adottato le nostre scuderie rivali”, aveva detto Horner poco prima che venisse ufficialmente introdotta l’ormai arcinota Direttiva Tecnica 39 (riguardante proprio il porpoising e l’altezza da terra delle vetture).

Il cambio di filosofia adottato dunque in questo 2023 da Red Bull sarebbe in grado di conferire alle monoposto austriache un ancor maggiore carico aerodinamico, migliorando ulteriormente le performance delle vetture che lo scorso anno hanno dominato entrambe le classifiche iridate.

“Frenano più tardi di noi”, ha invece dichiarato Toto Wolff, team principal di Mercedes, riguardo le Red Bull, “ma vanno sull’acceleratore molto prima e per questo motivo riescono a guadagnare tantissimo grazie ad una trazione migliore. Se i nostri piloti facessero le curve in questa maniera non riuscirebbero mai ad arrivare al punto di corda”.

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