La casa milanese ha rischiato di essere esclusa dal circus di Formula 1: un contatto tra Renault e Sauber ha seriamente minacciato l’uscita dell’Alfa Romeo dalle corse

Il nome Alfa Romeo potrebbe lasciare la Formula 1. Il marchio italiano era rientrato in F1 nel 2018, in partnership con Sauber, grazie all’intervento chiave di Sergio Marchionne. L’Alfa corre in collaborazione con la Sauber, che gestisce il team, con propulsori di provenienza Ferrari. Eppure si sta aprendo uno scenario che potrebbe portare via, di nuovo, il nome Alfa Romeo dal circus. E tra la cerchia di responsabili potrebbe essere implicato anche Davide Brivio.

L’ex dirigente sportivo del team Suzuki in MotoGp ha lasciato, infatti, il suo ruolo nel mondo delle due ruote, ed è approdato in F1 come dirigente sportivo di Alpine. Nella mattinata di domenica 17 gennaio è arrivata la frettolosa conferma di Brivio tramite un comunicato composto da non più di 5 paragrafi, senza immagini e recapiti media. Tre giorni dopo è stata pubblicata una speculazione secondo la quale Renault era in trattative per una partnership tecnica con la Sauber. Che, come sappiano, corre con Alfa utilizzando propulsori Ferrari.

La notizia ha colto di sorpresa gli uomini di Maranello, perché la Scuderia credeva di avere le basi per un prolungamento con la squadra svizzera. Cosa che fonti da entrambe le parti hanno poi confermato. Alla fine dei conti ciò che rimane in sospeso è l’approvazione formale dell’accordo 2022-25.

Accordo Alfa-Ferrari a breve

L’estensione della collaborazione  Ferrari-Sauber, che sarà confermata a breve, apre una serie di possibilità intriganti. Nella sua forma più elementare, l’accordo vedrebbe una continuazione dell’attuale fornitura completa al retrotreno: motori, trasmissioni, componenti e componenti elettronici e idraulici associati e sospensioni posteriori.

Tuttavia, con i regolamenti 2022 della F1 che incoraggiano la condivisione di alcune parti, si ritiene che l’accordo preveda una cooperazione bidirezionale, in particolare perché Sauber ha impianti di produzione su vasta scala. Al contrario Haas, senza galleria del vento o capacità di produzione, diventerà sempre più dipendente dalle tecnologie Ferrari. Eventualità consentita dal regolamento. A tal fine, infatti, Ferrari ha istituito un dipartimento di tecnologia per i clienti.

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A proposito dell'autore

Cresciuto nel mito di Schumacher e della "rossa", appassionato di F1 e di motori, Copywriter e Marketer. Follow me: Linkedin: @Michele Cozzola

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