Il Gran Premio del Belgio fu teatro del capolavoro del finlandese in fondo al rettilineo del Kemmel. Il tracciato delle Ardenne ha regalato pagine leggendarie nel motorsport SPA Formula 1

Domenica prossima la Formula 1 tornerà in pista dopo la pausa estiva. Le tre settimane di sosta stanno volgendo al termine ed il circus iridato è pronto a riaccendere i motori, anche se i titoli sono saldamente nelle mani di Lewis Hamilton e della Mercedes. Il Gran Premio del Belgio previsto a Spa è comunque uno dei punti fermi del calendario, la pista più lunga e difficile che esalta ancora oggi le qualità dei piloti. Le Ardenne hanno regalato pagine di storia, come quella di cui andremo a parlare oggi: correva l’anno 2000 e la rivalità dell’epoca vedeva di fronte Mika Hakkinen su McLaren Michael Schumacher con la Ferrari.

Entrambi avevano vinto due titoli a testa, con il finlandese che si era imposto nelle due stagioni precedenti, mentre il Kaiser era a secco di mondiali dal biennio ’94-’95 quando era in forze alla Benetton di Flavio Briatore. Il tedesco era giunto a Maranello nel 1996 proprio per riportare la rossa sul tetto del mondo, ma i primi tentativi andarono male. La Ferrari perse tre campionati piloti consecutivi all’ultima gara, nel ’97 contro Villeneuve e nel ’98 contro Hakkinen. Mika ebbe ragione del Cavallino anche nel ’99, quando dovette fronteggiare però Eddie Irvine dopo l’infortunio a Silverstone del due volte campione del mondo di Kerpen.

Il 2000 inizia benissimo per la Ferrari, che fa incetta di vittorie nelle prime gare di Formula 1. Dalla Francia in poi, Hakkinen cominciò a recuperare punti, fino a presentarsi a SPA con due lunghezze di vantaggio sul rivale. Sulla griglia di Spa c’è già l’aria del duello decisivo: la pole va proprio al finnico, mentre Schumacher arranca ed è solo quarto, staccato di un secondo. In gara si parte con condizioni di pista scivolose, con Michael che in pochi giri è gia al secondo posto. A metà gara esatta, Hakkinen compie un testacoda che lo fa retrocedere alle spalle del tedesco, dando l’impressione di dovergli riconsegnare anche la vetta del mondiale.

Gli ultimi giri però, saranno da cineteca. Lentamente, Mika riesce a ricucire il distacco dal leader fino ad incollarsi all’alettone posteriore della Ferrari #3. Al passaggio numero 41 si compì un pezzo da museo di questo sport: sul rettilineo del Kemmel, i duellanti raggiunsero la BAR di Ricardo Zonta, che doveva essere doppiato. Schumacher guarda nello specchietto pensando che Hakkinen non fosse abbastanza vicino per attaccare, e decide dunque di superare Zonta all’esterno. Mika invece, soffocando la sua McLaren tra la BAR e la pista si infila all’interno, arrivando alla staccata di Les Combes al comando. Il sorpasso stordisce tutti, facendo letteralmente impazzire il box di Woking.

Hakkinen passa in testa e vince, volando a +6 in classifica piloti. Quella di Spa 2000 verrà per sempre ricordata come una delle manovre più incredibili e folli della Formula 1, un’impresa che solo i più grandi sono in grado di fare. Michael avrà poi occasione di rifarsi, visto che da Monza in poi vincerà tutte le ultime quattro gare, andando a prendersi il mondiale con una gara di anticipo a Suzuka, proprio la pista che nelle due stagioni precedenti era costata la corona iridata alla rossa.

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