F1 Singapore la Ferrari si è imposta due volte nella notte di Marina Bay. La prima fu con lo spagnolo che riuscì a battere le Red Bull di Vettel e Webber nove anni fa

La storia di Singapore nel calendario della F1 è una delle più recenti. L’appuntamento iridato sul tracciato di Marina Bay è stato introdotto soltanto nel 2008, quando venne disputata la prima gara in notturna di tutti i tempi. A trionfare in quell’occasione fu la Renault di Fernando Alonso su Ferrari, al termine di una gara  rocambolesca che vide verificarsi il fattaccio relativo a Nelson Piquet ed il clamoroso errore al box Ferrari con Felipe Massa.

Per il Cavallino fu un incubo anche l’annata successiva, quando fu la McLaren di Lewis Hamilton a dominare la scena, mentre Kimi Raikkonen sulla prima rossa non andò oltre il decimo posto. L’edizione 2010 fu quella della riscossa. La Ferrari è in piena lotta mondiale dopo il successo di Alonso a Monza, riportatosi a soli 21 punti dal leader del campionato Mark Webber sulla Red Bull. Tra i due c’è Hamilton, mentre al quinto posto si è era insinuato quello che in seguito vincerà il mondiale, ovvero Sebastian Vettel. F1 Singapore Ferrari

Sulla carta, la pista di Singapore è totalmente a vantaggio delle vetture anglo-austriache. La RB6 genera un carico aerodinamico fuori dal comune, elemento che fa la differenza su un tracciato cittadino. Vettel e Webber dominano le tre sessioni di prove libere, candidandosi alla pole position senza avere grandi rivali. Ma proprio quando conta, ecco Fernando che si scatena: è il ferrarista che porta a casa il miglior tempo in 1’45”309, battendo di 67 millesimi la Red Bull di Vettel. Anche le McLaren di Hamilton e Jenson Button non sono distanti, mentre Webber è solo quinto.

Il ritmo gara mostrato il venerdì lascia comunque presagire un Sebastian in grado di portare a casa la vittoria, nonostante il fatto che qui a Singapore sembra impossibile sorpassare. Lo spagnolo ed il tedesco ingaggiano una lotta senza esclusione di colpi, mentre Webber si guadagna il podio dopo un contatto che costringe Hamilton al ritiro. Sotto la bandiera a scacchi Alonso si impone con nemmeno tre decimi di vantaggio sul grande rivale, ottenendo il primo Grand Chelem della carriera ( pole, giro veloce, vittoria, gara sempre in testa).

Questo permette a Fernando di portarsi in seconda posizione nel mondiale, a soli 11 punti dall’australiano. Purtroppo poi, nonostante il successo in Corea ed il conseguente passaggio in testa al campionato, Abu Dhabi rovinerà tutti i sogni di gloria consegnando il titolo proprio a Vettel. Nulla però può cancellare quel magistrale fine settimana di Singapore, nel quale Alonso ha dimostrato la sua immensa classe una volta di più.

 

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