Il monegasco ha vinto soffrendo a Monza, scatenando la festa del Cavallino proprio a casa sua. Per Seb siamo alla fine del ciclo?

Settembre 2018: Charles Leclerc viene annunciato come nuovo pilota della Ferrari per la stagione successiva, andando ad affiancare Sebastian Vettel. Una coppia rischiosa per molti, vista la presenza nel team più blasonato della griglia di un debuttante. Meno di un anno dopo, il monegasco entra nella storia del Cavallino, diventandone il più giovane a vincere una gara nella sua storia. E non finisce qui. Charles ottiene due trionfi in una settimana, imponendosi sia in Belgio che a Monza, riportando la rossa al top nel Tempio della velocità a nove anni di distanza dall’ultima volta.

La favola di Leclerc sta diventando ormai una realtà contro la quale tutti i big dovranno confrontarsi nei prossimi anni. Anzi, hanno iniziato a farlo già da ora. Si perchè quel ragazzo con la faccia da angelo si è in realtà rivelato un mastino, un animale da gara, capace di dare una lezione di guida a sua maestà Lewis Hamilton, uno che viaggia tranquillo verso il suo sesto titolo mondiale al volante dell’astronave Mercedes. Per la prima volta in stagione, le frecce d’argento restano a bocca asciutta per due gare consecutive. Ed è stato proprio Leclerc a costringerli alla resa.

Non c’è alcun dubbio sul fatto che probabilmente le W10 torneranno a dominare la scena da Singapore, magari impensierite più dalle Red Bull targate Honda su quel tipo di pista che dalle Ferrari. La perla odierna di Charles resterà a vita nel cuore dei tifosi, perchè è stato un fenomeno di 22 anni a far tornare grande la rossa in una delle sue stagioni più difficili, proprio davanti al pubblico di casa. Facciamolo crescere ancora un pò, perchè uno così con una macchina all’altezza di mondiali potrebbe vincerne a volontà.

L’altra faccia della medaglia è ovviamente Vettel. Il tedesco è sempre più spento, distratto, commette errori su errori e sente ormai la pressione del compagno di squadra a livelli insostenibili. L’immagine di oggi all’Ascari ne è l’esempio più evidente. Si parla di un quattro volte campione del mondo, con un palmares incredibile che al rientro dal testacoda rischia di creare una carambola terribile colpendo Stroll. Per una mossa del genere si poteva valutare la bandiera nera.

Nella foto ricordo della Scuderia dopo il podio, Seb ha quasi subito abbandonato la festa, segno del fatto che qualcosa sembra essersi definitivamente rotto e che probabilmente non si ricucirà più. Per il 2020 sembra certa la sua presenza in Ferrari, ma il week-end di Monza potrebbe comunque rimescolare le carte in vista del futuro più immediato.

 

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