F1 Haas, è piena crisi di rendimento

F1 Haas – Nico Hulkenberg non vede ombra di punto da nove gare, Kevin Magnussen da sette. La Haas sta evidenziando uno stato di crisi di rendimento che sembra non avere fine. I due piloti hanno indubbia esperienza e caratura ma , anche quando le loro performance in qualifica hanno fatto suonare le campane a festa, non sono sembrati quasi mai in grado di capitalizzare quanto creato.

La scuderia americana di Formula 1 ha indubbiamente bisogno di una scossa che la porti almeno in grado di giocarsi la zona punti ormai assente da troppo tempo. Al termine della prova di Spa in cui ha concluso al quindicesimo posto, Magnussen non si è nascosto dietro un dito affermando: “abbiamo più degrado di tutti gli altri”.

Hulkenberg prova a suonare la carica: “abbiamo bisogno – dice sul sito del team statunitense- e vogliamo prestazioni in macchina”. Il problema, però, non risiede nel volere, ma nel potere. Che, a sua volta, stringe la mano alla domanda: quanto ci metterà la Haas in impegno per introdurre gli aggiornamenti che servono volti ad assicurare alle sue vetture di transitare sotto la bandiera a scacchi con almeno un punto in tasca?

Gunther Steiner è uomo di Formula Uno troppo navigato per trincerarsi dietro le facili giustificazioni e afferma: “conosciamo il nostro deficit e ci stiamo lavorando, speriamo di poterlo risolvere velocemente”. Poi aggiunge: “tutto il team ha fatto un buon lavoro”. Dubbio non ve n’è. Ma il buon lavoro esige poi di essere tradotto in risultati concreti. E il decimo posto ottenuto da Magnussen al Gran Premio degli Stati Uniti, ultima occasione in cui la Haas è riuscita ad andare a punti, comincia a essere un po’ troppo lontano.