Dieci anni fa abbiamo assistito ad una splendida lotta tra Red Bull, Ferrari e McLaren. Ben quattro i piloti che sono giunti in lizza per il titolo sino ad Abu Dhabi, con Webber, Hamilton, Alonso e Vettel che hanno regalato spettacolo nel 2010.

Nella nostra rubrica Flashback, dedicata alle stagioni più spettacolari della storia della Formula 1, non poteva mancare il 2010. Un decennio or sono abbiamo assistito ad una delle lotte più avvincenti di sempre, con protagoniste Red BullMcLarenMercedes e Ferrari. Le tre scuderie hanno infiammato ogni singolo week-end di gare, regalandoci un finale tanto combattuto quanto amaro per i tifosi del Cavallino rampante. Il 2010 è infatto l’anno del primo titolo di Sebastian Vettel e della beffa per Fernando Alonso, nel finale in notturna di Abu Dhabi. Ma di questo parleremo in seguito.

Il nuovo decennio parte in modo diverso dal passato, visto che la squadra campione del mondo in carica non esiste più, o meglio ha cambiato nome ed interpreti. Il 2009 è stato l’anno della Brawn GP, cenerentola campione del mondo con Jenson Button e Rubens Barrichello. Il genio di Ross Brawn ha portato al titolo la ex Honda grazie al discusso doppio diffusore, che ha permesso alla freccia bianca di dominare la prima parte del campionato. Al termine di un 2009 trionfale, la Mercedes acquista il team britannico tornando ufficialmente nel circus, dopo il ritiro che era avvenuto nel 1955. La coppia di piloti è composta dal rientrante Michael Schumacher e dal giovane rampante Nico Rosberg. Tuttavia, la monoposto conquisterà solo tre podi proprio con il figlio d’arte, essendo la W01 solo un’evoluzione della Brawn e non un vero e proprio progetto Mercedes.
La Red Bull conferma la coppia con Vettel e Mark Webber, mentre il campione del mondo Button passa alla McLaren al fianco di Lewis Hamilton. Grandi novità anche in Ferrari, dove rientra Felipe Massa dopo il terribile incidente di Budapest e debutta Fernando Alonso. Lo spagnolo sostituisce Kimi Raikkonen ( che per due anni correrà nel Mondiale Rally) e si dimostra subito l’arma in più della Scuderia di Maranello. L’esordio mondiale è infatti trionfale. Lo spagnolo delle Asturie trionfa in Bahrain, dove guida l’ottantesima doppietta del Cavallino davanti al compagno di squadra. Hamilton completa il podio, mentre Vettel chiude quarto dopo aver dominato la corsa. Il tedesco fa segnare la pole, ma un problema agli scarichi nel finale lo costringe a rinunciare anche ai primi tre piazzamenti.

La seconda prova è prevista in Australia, dove regna il caos a causa della pioggia. Le Red Bull monopolizzano la prima fila, Vettel comanda nettamente ma un problema ai freni lo mette ko. Il successo finisce nelle mani di Button, davanti ad un fantastico Robert Kubica sulla Renault ed alle Ferrari di Massa ed Alonso. Il diluvio continua ad attanagliare il mondiale anche nelle prove seguenti: in Malesia l’acqua distrugge le qualifiche di Ferrari e McLaren, mentre le Red Bull dominano la scena. Vettel al via supera Webber e guida l’1-2 del team anglo-austriaco, con Rosberg terzo. Massa chiude settimo in rimonta e passa in testa al campionato, mentre il compagno di squadra rompe il motore. In Cina è di nuovo Button ad approfittare del maltempo, vincendo davanti ad Hamilton ed all’ottimo Rosberg che ottiene il secondo podio di fila. Gara da dimenticare per Vettel che dopo l’ennesima pole chiude sesto, mentre Fernando è quarto.

Il mondiale 2010 sbarca in Europa e per Alonso e Vettel si apre un periodo piuttosto complicato. In Spagna il trionfo è di Webber, con Hamilton che perde il secondo posto a due giri dal termine a causa di un problema tecnico. Ne approfitta così il ferrarista che nonostante una rossa poco competitiva chiude in piazza d’onore, seguito dal giovane Sebastian. A Monaco è di nuovo festa per l’australiano della Red Bull, il quale surclassa Vettel che chiude alle sue spalle. Alonso sbatte nelle libere e non disputa le qualifiche, chiudendo brillantemente in sesta piazza dopo una feroce rimonta. Sulla Ferrari F10 mancano gli sviluppi ed il punto più basso dell’anno viene toccato in Turchia. Fernando viene eliminato in Q2 e le rosse sono costrette a lottare in gara con Mercedes e Renault per posizioni di rincalzo. Hamilton vince il duello interno con Button ed ottiene il primo successo stagionale, favorito dal contatto fratricida tra Vettel e Webber.

Lewis è perfetto anche in Canada, dove ottiene pole e vittoria nell’ennesima doppietta d’argento. Si riscopre competitiva la Ferrari che torna sul podio grazie ad uno stoico Alonso, mentre Massa brancola nel buio. A Valencia, Vettel si sveglia e sigla il secondo successo stagionale dopo un gran duello con Hamilton, mentre la rossa finisce nel mirino dei commissari di gara. Sia in Spagna che a Silverstone Fernando subisce delle discutibili penalità, le quali gli impediscono di giocarsi le prime posizioni. In Gran Bretagna torna al top Webber, sempre davanti al capo-classifica Hamilton.

La riscossa delle rosse parte dalla Germania, con Alonso che otterrà tre vittorie in cinque appuntamenti. Lo spagnolo si impone ad Hockenheim dopo un ordine di squadra imposto a Massa. Fernando sbancherà anche Monza e Singapore, piste nelle quali ottiene le uniche pole della sua stagione. In Ungheria è Webber ad imporsi, mentre in Belgio si registra l’ultima vittoria stagionale di Hamilton con annesso ritiro di Alonso. Come anticipato, lo spagnolo con due successi in fila si riporta a soli 11 punti di ritardo da Webber, mentre il mondiale si sposta in Giappone. A Suzuka, le Red Bull sono inavvicinabili e Vettel vince davanti al compagno di squadra e ad Alonso. La velocissima RB6 domina la scena anche in Corea, ma rotture ed incidenti permettono al ferrarista di vincere passando in testa alla classifica. Webber sbatte sul bagnato dopo pochi giri, mentre Sebastian subisce il cedimento del motore Renault ad una manciata di passaggi dal traguardo. Alonso trionfa a Yeongam e vola in Brasile con 11 lunghezze di gap sull’australiano.

Ad Interlagos la pioggia è di nuovo la protagonista. Nelle prove la pole è infatti preda del debuttante Nico Hulkenberg sulla Williams, autore di una prova maestosa. Il tedesco poco può in gara contro lo strapotere delle Red Bull, con Vettel nuovamente primo davanti a Webber ed Alonso. Il team di Christian Horner ottiene il primo titolo costruttori della sua storia, dopo appena sei stagioni di Formula 1. Il gran finale è previsto ad Abu Dhabi, dove Fernando arriva con 246 punti. Il primo inseguitore è il suo amico Mark Webber, a quota 238, con 7 lunghezze di margine sul compagno-rivale. In lizza c’è matematicamente anche Hamilton, con 24 punti da recuperare.

Nelle prove nessuno può nulla contro Vettel, che si mette alle spalle Lewis e Fernando. Webber è solo quinto dietro all’ex campione Button. La storia del mondiale 2010 si compie domenica 14 novembre, all’imbrunire dello Yas Marina Circuit. La Red Bull anticipa dopo pochi giri la sosta di Webber, facendolo finire nel traffico. La Ferrari decide di marcare l’australiano, il primo rivale in classifica. Alonso rientra subito dopo ai box rientrando in pista davanti all’avversario, finendo alle spalle del russo Vitaly Petrov che aveva già effettuato la sua sosta in regime di Safety Car. La velocità di punta della sua Renault, unita alle caratteristiche del tracciato renderanno il sorpasso impossibile a Fernando, il quale chiudera la corsa in settima posizione. Vettel domina la scena e con la quinta vittoria stagionale diventa il più giovane iridato della storia, in un finale che solo il miglior regista avrebbe potuto scrivere.

La nostra rubrica Flashback torna nei prossimi giorni, dove vi racconteremo le stagioni più folli e spettacolari della storia del Circus.

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