Jacques Villeneuve è l’ultimo volto noto della F1 a criticare le dichiarazioni del presidente Ferrari John Elkann sui suoi piloti. Dopo il difficile weekend di San Paolo, con una doppia ritirata e la perdita del terzo posto nel campionato costruttori, Elkann aveva detto che Hamilton e Leclerc “devono concentrarsi sulla guida e parlare di meno”, scatenando critiche da tifosi e addetti ai lavori.
Villeneuve, campione del mondo 1997, ritiene che queste parole possano danneggiare il rapporto interno alla squadra.
“Non dovrebbe sorprenderci: con Prost, Mansell, Alonso, Vettel è sempre finita allo stesso modo. Ferrari viene prima di tutto e protegge sempre se stessa”, ha detto. Secondo lui, i commenti dei piloti non avevano danneggiato il team, e le parole del presidente sembrano arrivate sull’onda dell’entusiasmo per la vittoria nel WEC.
L’ex campione ha definito l’ambiente Ferrari “particolare” e ha sottolineato come molti piloti con forte personalità abbiano faticato a integrarsi. A suo giudizio, la gara di Brasile è andata male per circostanze impreviste, non per colpe dei piloti, e le critiche di Elkann appaiono improvvise e poco costruttive.
Villeneuve avverte che Hamilton e Leclerc prenderanno molto sul personale queste frasi: “Non sono robot. I piloti pensano, reagiscono, e sono coinvolti emotivamente. Le emozioni alte hanno probabilmente portato a una reazione esagerata”.
Conclude sottolineando che, in un clima Ferrari già carico di pressione e delusione, certe dichiarazioni rischiano di peggiorare la situazione e di riportare a dinamiche negative già viste in passato.
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