Il presidente della Ferrari, John Elkann, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport, chiedendo pazienza ai tifosi. Un sentimento che gli amanti del Cavallino sono stanchi di avere.

John Elkann ha chiesto pazienza ai tifosi Ferrari. Questo il sunto dell’intervista rilasciata a ”La Gazzetta dello Sport”, che tanto ha fatto parlare in giornata. Sul suo invito al popolo ferrarista si potrebbe anche essere concettualmente d’accordo, se non fosse per il fatto che gli amanti del Cavallino attendono ormai il ritorno al mondiale da tredici stagioni. Un’eternità. In questo periodo ci sono state due enormi rivoluzioni regolamentari, ci si è convertiti al turbo-ibrido, sono tornate le gomme slick, pneumatici più larghi stile anni ottanta. Eppure tutto ciò non ha fatto altro che aiutare la rossa a sprofondare, probabilmente ai minimi storici.

La SF1000 prodotta dal Cavallino non è altro che il risultato di una confusione che regna sovrana a Maranello, un progetto antico sul quale si è provato a scopiazzare dalla concorrenza. Vedi il rake accentuato e le pance stile Red Bull che non hanno portato risultati. Il copiato non paga, a meno che tu non abbia un progetto collaudato tra le mani ( chiedete alla Racing Point). La Ferrari di Elkann non ha personalità, non sa sfruttare le zone grigie del regolamento, sino a risultare una delle più lente della griglia e lontanissima dalle inattaccabili Mercedes.

Il presidente ha fatto capire, tra le righe, che anche il 2021 sarà un anno che verrà corso in difesa: ”Quest’anno non siamo competitivi anche per errori di impostazione della macchina. Abbiamo avuto una serie di debolezze strutturali che esistono da tempo nell’aerodinamica e nella dinamica del veicolo. Abbiamo anche perso in potenza motoristica. La realtà è che la nostra macchina non è competitiva. Lo si è visto in pista e lo si vedrà ancora. Oggi stiamo mettendo le basi per essere competitivi e tornare a vincere quando cambieranno le regole nel 2022. Ne sono convinto”.

Il tifoso comune, quello accecato dalla passione per un marchio come quello Ferrari, può leggere quest’ultima frase in un modo unico, ovvero: ”Solitamente si punta sul prossimo anno, stavolta ne dobbiamo aspettare due”. Questo perchè i regolamenti 2021 non permetteranno di cambiare di molto il progetto attuale, se non puntando su una nuova power unit e tentare dei piccoli aggiustamenti aerodinamici. In Ferrari si sta lavorando per ottimizzare il pacchetto e tirare fuori il massimo del potenziale, ma la verità è che le parole di Elkann sanno solo che di beffa. Una beffa legata al fatto che la struttura del team non cambierà, visto che è stata pienamente rinnovata la fiducia a Mattia Binotto, e così lo staff tecnico. Lo diciamo con estrema tranquillità, si parla di un gruppo di persone che si è dimostrato inadeguato ai propri compiti e che ora dovrà lavorare ad un progetto totalmente nuovo, come quello del 2022. Se anche quella vettura verrà sbagliata, si dovrà intervenire. Ma come al solito, con due anni di ritardo. E la pressione ora sarà alle stelle…

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