Mattia Binotto ha sottolineato che la Ferrari, oltre ad aver commesso errori strategici, ha faticato in termini di prestazioni.

Il GP d’Ungheria, ultima tappa prima della classica pausa estiva della F1, ha segnato la fine di ogni ambizione di titolo per la Ferrari in questo 2022. La Scuderia di Maranello non ha infatti sfruttato l’enorme opportunità concessagli dalle qualifiche disastrose delle Red Bull, partite dalla decima ed undicesima posizione, terminando la gara al quarto e al sesto posto con Carlos Sainz e Charles Leclerc. Oltre ad una F1-75 leggermente inferiore alla RB18 nel freddo dell’Hungaroring, però, la differenza l’hanno fatta i soliti errori: per lo spagnolo, due pit stop lenti; per il monegasco, l’incomprensibile scelta di montare le gomme dure, sulle quali tutti stavano faticando. Al termine della gara, Mattia Binotto ha spiegato le varie dinamiche del GP d’Ungheria, riconducendo il pessimo risultato alle prestazioni della vettura.

“Ci aspettavamo tutti un risultato diverso, noi per primi.” – ha esordito Binotto, raggiunto da Sky Sport F1“Oggi la vettura non ha funzionato come noi speravamo e ci aspettavamo. Sento parlare di strategia, ma di base non è quello il problema, bensì la macchina non andava. Carlos ha fatto la stessa strategia di Hamilton e gli partiva davanti, ma Hamilton è arrivato secondo. La Ferrari non ha funzionato in queste condizioni, e quando la macchina non va si può mettere qualsiasi gomma, ma il risultato è lo stesso. Non c’era motivo che le dure non andassero, quindi credo che se oggi ci fosse stata la macchina non staremmo qui a parlare di gomme. […] Prima ancora di analizzare la strategia, cercheremo di analizzare perché la macchina non aveva il passo giusto. Questa per noi è la priorità”.

Ferrari F1 Burdapest
GP UNGHERIA F1/2022 – VENERDI’ 29/07/2022 credit: @Scuderia Ferrari Press Office

Il Team Principal della Ferrari ha proseguito sottolineando che il lato più preoccupante è stata la mancanza di ritmo in confronto a Red Bull e Mercedes: “Oggi la macchina non ha funzionato per come l’abbiamo vista venerdì e per come l’abbiamo vista per tutto questo inizio di stagione. E’ la prima volta che la vettura non è sufficientemente veloce da tenere il passo di altre vetture come la Red Bull e la Mercedes. Dobbiamo analizzare questo, per il momento non ho risposta. […] Quando Leclerc ha montato per la seconda volta le gialle era quattro decimi più veloce di Russell, ma quella differenza stava nella vita delle gomme. Charles oggi è andato un po’ meglio di Carlos, ma oggi non avevamo quel respiro necessario. Anche le dure non hanno funzionato perché qualcosa non andava nella macchina”.

“Sulle dure sapevamo che servivano almeno due o tre giri di riscaldamento…” – ha concluso Binotto – “…e quello è il momento in cui Verstappen ha potuto attaccare. Dalle nostre analisi, nei primi dieci giri dello stint le gialle sarebbero state più veloci, poi le dure avrebbero dovuto iniziare a rendere. Invece hanno smesso di funzionare. Al momento della sosta con Charles abbiamo cercato di difendere la posizione su Max per poi potercela giocare. […] Non sto dicendo che la scelta delle gomme bianche sia stata giusta. E’ stata la strategia sbagliata, però il motivo è da ricercare innanzitutto nelle prestazioni della vettura. Analizzeremo tutto, anche le strategie, ma di base oggi c’è un problema di prestazioni della vettura. Ed io metto l’accento su quello come priorità delle nostre analisi”.

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