Mario Andretti ha dichiarato a David Land che è stato trovato l’accordo con Renault per la fornitura dei motori, in vista della creazione di una nuova scuderia. Andretti Global sarà il nome dell’undicesimo team che prenderà parte al campionato del mondo di F1 a partire dal 2024. Il campione del mondo 1978 ha dichiarato che suo figlio Michael è pronto per ampliare i suoi interessi nel motorsport, creando un proprio team in seguito al fallimento delle trattative con Sauber.

Viviamo e respiriamo l’automobilismo e Michael ha l’età per fare il salto di qualità e per essere in grado, se lo vorrà, di dirigere per 20-25 anni questo buisness.” Andretti ha voluto ricordare l’esperienza pluridecennale della famiglia nel motorsport: “Non siamo i nuovi arrivati alle prime armi. Conosciamo i requisiti e sappiamo quanto sia cruciale il fattore tempo. È già stato fatto molto lavoro, è stata individuata l’area in cui verrà costruita la nostra sede in Inghilterra. Nel nostro team ci sono esperti che hanno già affrontato queste situazioni e abbiamo molti progetti in mente.

Recentemente i team principal hanno reagito piuttosto freddamente a un possibile ampliamento della griglia e a un conseguente minore dividendo per i team. Secondo Mario Andretti l’opposizione di Toto Wolff deriva dalla questione fornitura motori. Nel caso Ferrari diventasse fornitore ufficiale di un nuovo team il peso politico di Mercedes diminuirebbe in quanto le due squadre fornirebbero un numero uguale di scuderie. “Ora posso dire che abbiamo un accordo formale con Renault. C’è stata molta speculazione da parte di Toto Wolff, era preoccupato che il fornitore fosse Ferrari e che avrebbe perso voti rispetto a Ferrari.”

Nonostante la consapevolezza dei mezzi della propria famiglia, Andretti ha espresso cauto ottimismo riconoscendo che il salto da IndyCar a F1 è tutt’altro che banale. “Ci sono molti processi da completare, molte fasi da superare e lo capisco, è un’impresa enorme. Ma siamo pronti ad affrontarla. Io stesso ne ho avuto a che fare per 67 anni. In ogni caso adesso è il momento in cui Michael possa provare a realizzare questa impresa, dimostrando la sua grande ambizione per questo sport.

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