L’AlphaTauri ha deciso di diramare un comunicato per rispondere alle ridicole accuse di aver voluto favorire Verstappen a Zandvoort.

Nonostante la bella atmosfera e il piacevole evento di ieri, anche dopo il GP d’Olanda non sono mancate le polemiche. Questa volta nel mirino c’è finita l’AlphaTauri, accusata sui social da un manipolo di ridicoli complottisti di aver cercato volontariamente di modificare l’esito della gara in favore della Red Bull e di Max Verstappen attraverso il ritiro di Yuki Tsunoda, avvenuto in circostanze inusuali. Al giro 44 infatti il giapponese si è fermato in pista sostenendo di avere una gomma non fissata, ma è ripartito dopo quasi un minuto, quando il suo ingegnere gli ha comunicato il contrario. Tsunoda è quindi rientrato ai box per verifiche e, dopo un lungo pit stop, è stato rispedito in pista, per poi fermarsi definitivamente poco dopo Curva 3 e provocare una Virtual Safety Car.

L’ingresso della VSC ha sicuramente giocato a vantaggio di Verstappen, che ha potuto effettuare senza problemi la seconda sosta senza perdere la track position da Lewis Hamilton, che grazie ad un ritmo fenomenale e ad una coraggiosa strategia ad una sola sosta stava contendendo la vittoria al padrone di casa. Nonostante le indagini del post-gara abbiano confermato che Tsunoda è stato fermato da un problema al differenziale (che inizialmente non era stato notato dalla squadra anche guardando ai dati), le strane circostanze del ritiro hanno dato l’opportunità ad alcuni pseudo-appassionati di creare le più fantasiose teorie del complotto. Il lato più avvilente sono tuttavia i numerosi insulti comparsi sui social e indirizzati verso la scuderia di Faenza e la stratega della Red Bull Hannah Schmitz, ritenuta la mente dietro a questo piano malefico.

La situazione è quindi completamente degenerata, obbligando l’AlphaTauri a diramare un comunicato in cui condanna il comportamento violento di queste persone e si difende dalle accuse di manipolazione: “E’ incredibilmente deprimente leggere alcune offese e commenti indirizzati al nostro team e all’Head of Strategy della Red Bull, Hannah Schmitz. Questa condotta denigratoria non può essere tollerata, ed è inaccettabile, falso e totalmente irrispettoso sia nei confronti di Hannah sia nei nostri confronti avanzare accuse di slealtà. Abbiamo sempre corso in maniera indipendente e corretta, mantenendo i più alti standard di rispetto e sportività. Yuki ha subito una rottura che il team non ha immediatamente individuato, e ciò lo ha obbligato a fermarsi in pista. Affermare qualcosa di diverso è insultante e categoricamente sbagliato“.

Foto: Alessandro Martellotta

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