Helmut Marko non ha escluso che in futuro la scuderia italiana possa riorganizzarsi trasferendosi in Inghilterra e cambiando nome.

Una delle grandi delusioni dei primi due weekend della stagione 2023 di F1 è senza dubbio l’AlphaTauri. La scuderia di Faenza, come la McLaren, non ha ancora ottenuto nemmeno un punto in classifica e, in generale, la sua AT04 è sembrata una delle vetture meno performanti di questa prima fase di campionato. Dopo aver ottenuto una vittoria rocambolesca con Pierre Gasly nel 2020 e il sesto posto nel Mondiale Costruttori l’anno successivo, il team italiano ha iniziato il nuovo ciclo regolamentare con il piede sbagliato, scivolando alla nona posizione. Le difficoltà di questo inizio di stagione hanno poi dato origine a diverse speculazioni, secondo le quali l’AlphaTauri sarebbe in vendita. Sebbene ciò non rappresenti la realtà, Helmut Marko ha rivelato che negli incontri con Oliver Mintzlaff, nuovo responsabile del ramo sportivo di Red Bull, si è parlato di importanti cambiamenti per la scuderia di Faenza.

F1 Red Bull Marko

“L’AlphaTauri non è in vendita.” – ha dichiarato fermamente l’austriaco, intervistato da RacingNews365.com“Tuttavia, internamente abbiamo effettuato parecchie valutazioni. Non è accettabile che i costi dell’AlphaTauri superino quelli della Red Bull, quindi bisogna intervenire. Serve una ristrutturazione? E’ meglio rimanere in Italia oppure spostare il team parzialmente o completamente in Inghilterra? Bisogna vendere la scuderia? Abbiamo considerato tutte queste cose perché, quando arriva un nuovo management, ogni possibilità viene messa al vaglio. Il fatto è semplice: abbiamo bisogno di un secondo team, specialmente ora che abbiamo anche Red Bull Powertrains. E’ un progetto che deve funzionare e qui abbiamo i migliori ingegneri. Tuttavia, dobbiamo anche dimostrare che è tutto sotto controllo”.

Anche il nome della scuderia di Faenza potrebbe cambiare per la seconda volta in pochi anni (l’ultima fu nel 2020), come spiegato da Marko: “Ci stiamo riflettendo e sarebbe qualcosa di logico, perché il marchio AlphaTauri è stato assai ridimensionato. Solo in pochi dei paesi in cui corriamo, credo tre o quattro, il prodotto viene commercializzato. L’obiettivo della scuderia è semplice: generare più soldi e migliorare i risultati. Si potrebbe anche trovare un accordo con un title sponsor, in maniera simile a come ha fatto la Red Bull con Oracle“.

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