Il presidente di Assolombarda, Carlo Bonomi, lancia un monito alle istituzioni. L’Italia è molto indietro e tra qualche anno risentirà in modo sensibile di questo ritardo.
Carlo Bonomi, ospite della trasmissione “Piazzapulita” in onda su La7, ha espresso il proprio parere sull’attuale situazione di crisi del nostro Paese nell’ottica di uno sviluppo che dovrebbe consentire, invece, all’Italia di non rimanere indietro nella tecnologia delle auto elettriche.
“Chi produce tecnologia e chi produce la componentistica sono quasi sempre posizionati nell’Est – ha dichiarato Carlo Bonomi – Cina o negli altri Paesi asiatici. Questo è un grosso problema per il nostro Paese“.
Il presidente di Assolombarda fa riferimento al fatto che in Italia la produzione dei componenti delle auto avviene per le vetture che non rappresenteranno il futuro dell’industria dell’automotive.
“Temo che l’indotto dell’automotive possa risentire della crisi, è importante che il governo prenda in carico la questione ai massimi livelli“, ha spiegato Carlo Bonomi a Piazzapulita.
L’Italia è senza dubbio indietro nella “corsa all’oro” del mercato delle auto elettriche. Se da una parte il Governo fa fatica a proiettarsi al futuro e comprendere l’andamento mondiale in materia di EV, l’agenzia di stampa Adnkronos ha annunciato che oltre 10.000 aziende operanti sul territorio nazionale saranno coinvolte in nuovi progetti per il riciclo delle batterie delle automobili a zero emissioni.
Il Governo, infatti, continua a sostenere l’acquisto di automobili elettriche. L’ecobonus non ha dato, per ora, i risultati sperati e l’approccio dovrà cambiare. Il ministro dello sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ha annunciato: “È mia intenzione convocare un tavolo automotive per favorire la transizione tecnologica verso la mobilità elettrica e a basse emissioni in maniera equilibrata e senza creare effetti distorsivi sul mercato“.
Lo sviluppo dovrà passare, inoltre, da un piano nazionale per le colonnine che dovranno accrescere il livello delle infrastrutture in Italia. Per ora tutto ciò di cui si parla è una “piattaforma unica nazionale di colonnine” di ricarica e l’avvio di misure per favorirne la diffusione. Noi di NewsF1 seguiremo con attenzione gli sviluppi futuri.