La FIA ha pubblicato finalmente i risultati dei controlli sul tetto di spesa 2024.
Contrariamente alle indiscrezioni che circolavano nel paddock, nessun top team è stato trovato oltre il limite. L’unica anomalia riguarda Aston Martin, ma solo a livello procedurale — e soprattutto senza alcuna conseguenza sportiva o finanziaria.
Controlli lunghi 7 mesi: e le speculazioni esplodono
La Federazione ha giustificato il ritardo con la complessità dei regolamenti finanziari e la necessità di verificare nel dettaglio anche le spese correlate allo sviluppo delle power unit.
Un processo intensivo che ha richiesto sette mesi — ma proprio questo ritardo ha alimentato sospetti: si parlava di una squadra di vertice finita nel mirino.
Sospetti oggi smentiti dai documenti ufficiali.

Motoristi OK, Aston Martin unica eccezione
Tutti i cinque costruttori di power unit risultano conformi.
Per i team invece emerge solo il caso Aston Martin:
Infrazione minore, nessun superamento del limite, nessun vantaggio tecnico ottenuto
spiega la Cost Cap Administration nel comunicato.
La violazione era già nota e classificata come circostanza eccezionale. Il 29 settembre 2025, il team ha firmato un Accepted Breach Agreement insieme alla Federazione, chiudendo la questione.
Nessuna sanzione. E il dibattito torna a riaccendersi
Nessuna multa, nessuna penalità. Tutti felici?
Non proprio.
Ancora una volta emerge un tema che in F1 ormai conosciamo bene:
💬 il Budget Cap è l’oppio dei popoli
Regolamento estremamente complesso, tante zone grigie, ma alla fine zero impatti sulla competitività reale.
Il comunicato FIA ribadisce che Aston Martin ha agito in buona fede e che «non ci sono prove di beneficio competitivo».
Eppure, puntualmente, le ombre restano.


