La casa torinese Frangivento, fondata dal designer Giorgio Pirolo e dall’imprenditore Paolo Mancini, ha presentato al salone dell’automobile di Torino un nuovo modello: l’Asfanè DieciDieci.  Il marchio, caratterizzato da una produzione totalmente artigianale delle proprie vetture, vuole cercare di crescere in fretta arrivando a 500 vetture all’anno entro dieci anni; per questo l’Asfanè DieciDieci avrà un prezzo superiore al milione di euro. Somma non trascurabile, ma che rispecchia il reale valore dell’auto.

“Non si fa”!

Con un frontale appuntito, un assetto puntato molto sull’anteriore, un posteriore abbastanza contenuto e grandi scarichi,  l’Asfanè, in piemontese “non si fa”, termine scelto per indicare la difficoltà nel realizzare la vettura, evidenzia un’aerodinamica molto sofisticata. Importante ruolo a livello di deportanza e carico aerodinamico è dato dal fondo estrattore, molto visibile nel retro della vettura, mentre è assente l’alettone posteriore. La lunghezza totale è di 4,6 metri, in linea con le altre supercar, e il peso, un po’ superiore rispetto ad altre vetture analoghe, è di 1550 Kg. La carrozzeria è in alluminio battuto a mano dai Maestri Artigiani, mentre l’impianto frenante, fornito dalla Brembo, è carboceramico. 

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DieciDieci non a caso

Il motore ibrido è composto da tre diverse componenti per la bellezza di 1010 cavalli, da qui il nome DieciDieci, di potenza complessivi. Il motore principale è un benzina V10 5.4 sovralimentato tramite compressore, in ausilio del quale vi sono due motori elettrici posizionati sull’asse anteriore. Gli interni non sono da meno: si presentano rossi e bianchi, ma la caratteristica che rende unica la vettura sono due pistole che svolgono il ruolo di maniglia, chiaro tributo alla 24 ore di LeMans.  

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Essendone stato prodotto un unico esemplare, se questa vettura vi ha colpito e volete fare un grande investimento, è meglio che vi affrettiate!

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