Alfa Romeo Junior Elettrica: Innovazione green o compromesso Stellantis?

L’Alfa Romeo Junior Speciale Elettrica è una delle ultime novità del marchio italiano, che si propone di combinare sportività e sostenibilità. C’erano molte aspettative e si è fatto un gran parlare di questo modello che continua ad essere sulla bocca di tutti. Il piccolo SUV della casa del Biscione ha l’arduo compito di riportare la casa di Arese nell’agguerrito mercato del segmento B.

In questo articolo tralasceremo tutto il gossip legato al nome (doveva infatti chiamarsi Milano) e all’infotainment ma ci concentreremo sulle sue caratteristiche principali, a livello meccanico e sulle impressioni di guida. Abbiamo potuto infatti provare la versione full electric da 156 CV.

Design e Interni

Gli interni della Junior Speciale Elettrica sono moderni e ben rifiniti, con un display centrale da 10 pollici e un quadro strumenti digitale. La qualità dei materiali è elevata, con inserti in pelle e plastica di alta qualità e parti in velluto. L’impugnatura del volante è ergonomica e la posizione di guida molto comoda. La strumentazione è sempre ben visibile al guidatore. Rimane forse un po’ basso il display centrale da 10 pollici. Il design esterno è sportivo e accattivante, con una calandra frontale rinnovata. Al posteriore è stato preso spunto al passato della casa di Arese ed è forse la parte più riuscita della vettura. Il frontale, infatti, rimane oggetto di discussione. O piace da subito, oppure si rischia di odiarlo. E’ inevitabile, infatti, lo stacco diretto con il passato Alfa Romeo. Si è osato tanto in termini di rinnovamento.

Prestazioni e Motore

Il cuore della Junior Speciale Elettrica è un motore elettrico sincrono a magneti permanenti da 115 kW (156 CV) e 240 Nm di coppia. Questo motore offre una risposta immediata e una potenza sufficiente per spostare la vettura con facilità, garantendo un’accelerazione da 0 a 100 km/h in circa 9 secondi con una velocità massima di 150 km/h. La batteria da 54 kWh (c.ca 400 celle) permette un’autonomia di circa 408 km (WLTP) con un consumo dichiarato di 15 kWh/100 km. L’auto è progettata per essere molto efficiente dal punto di vista energetico, grazie alla sua configurazione di motore elettrico e alla gestione intelligente della batteria. Supporta la ricarica rapida, permettendo di recuperare una parte significativa della batteria in poco tempo. Il piccolo motore elettrico risulta sempre pronto grazie alla coppia disponibile da subito, anche se salendo di giri si sente la mancanza di qualche kW, complice anche il peso (a vuoto di 1545kg) e la stazza della vettura.

Nella Junior in questa versione scompare lo storico manettino d n a, sostituito dal classico selettore di guida PSA. In modalità sportiva la risposta dell’acceleratore risulta molto pronta. Non cambia invece la risposta dello sterzo. Questo tende a rimanere più leggero rispetto ad altre Alfa Romeo, anche in modalità sportiva. Ciò è in parte dovuto alla configurazione elettrica del servosterzo, che è progettato per offrire un’esperienza di guida più confortevole e meno affaticante, anche se a volte può sembrare meno comunicativo rispetto ai modelli tradizionali della casa del Biscione. In generale comunque la risposta rimane buona e la sterzata risulta precisa.

Per quanto riguarda il recupero di energia in decelerazione non è possibile regolare la rigenerazione quando il motore elettrico entra in modalità generatore. Alcuni competitor permettono tramite selettori dietro al volante di regolare la decelerazione, quindi l’energia rigenerata. Questa opzione non è disponibile nella Junior Elettrica che mantiene una mappatura standard.

NOTA PERSONALE: Volendo è presente il finto sound del motore a combustione interna CVT che esce dagli altoparlanti. A modesto parere se un’auto è elettrica deve fare silenzio, anzi quel sound è anche fastidioso perché si sente che è artificiale. Volendo (e alcuni già lo stanno facendo) bisognerebbe continuare gli studi su come usare le frequenze proprie del motore elettrico per creare il vero sound di queste vetture. Se poi non piace, allora tanto vale tenere il silenzio.

Telaio e Sospensioni

La Junior Speciale Elettrica utilizza il pianale PSA CMP (condiviso con altre vetture del gruppo Stellantis). Tutto il telaio è progettato per offrire una guida stabile e confortevole, con un’ottima maneggevolezza grazie alla struttura leggera e rigida. A livello sospensivo all’anteriore troviamo i classici MacPherson mentre al posteriore il ponte torcente. Durante la marcia la vettura risulta sempre molto bilanciata ma anche abbastanza rigida. Si intuisce una taratura diversa degli ammortizzatori rispetto alla sorella 2008, i quali garantiscono una gestione delle asperità stradali efficace ma soprattutto un buon bilanciamento della vettura. Durante il test drive su percorsi misti, l’Alfa Romeo Junior Speciale Elettrica ha dimostrato una dinamica di guida molto coinvolgente. Grazie alla distribuzione bilanciata del peso e al baricentro basso, l’auto è risultata molto stabile nelle curve. La sospensione più sportiva ha assorbito bene le asperità, mantenendo però un buon livello di comfort nonostante la maggior rigidezza.

Il rollio della Alfa Romeo Junior Speciale Elettrica è ben gestito grazie alla sua configurazione meccanica e al design del telaio. La disposizione del pacco batterie sotto il pianale contribuisce a mantenere un baricentro basso, migliorando la stabilità complessiva del veicolo. E’ stato fatto un ottimo lavoro nel bilanciamento dei pesi, e grazie alle sospensioni rigide e al sistema di controllo della stabilità elettronico si riduce il rollio durante le curve ad alta velocità e la vettura rimane sempre molto composta, anche aumentando l’angolo di sterzata. Chiaramente stiamo parlando sempre di una vettura alta da terra, quindi, almeno questa variante, non risulta adatta a una guida estrema in pista. Rimane comunque il fatto che la dinamica di guida ci ha sorpreso nonostante il peso che si porta dietro la piccola di casa Alfa Romeo.

Conclusioni: E’ una vera Alfa Romeo o una Peugeot 2008 vestita da Alfa Romeo?

La risposta corretta da dare a questa domanda è: non doveva essere un piccolo SUV. Ma ormai il mercato va in quella direzione. Anche dal punto di vista di condivisione dei pianali, degli elementi meccanici e motoristici. Non lo fa solo Stellantis, ma è una pratica comune a tutte le case automobilistiche. Si potrebbe ribattere che ormai è dalla Alfa Romeo 155 (pianale Tipo 2 in comune con Fiat e Lancia) che la casa del Biscione condivide i pianali con il suo gruppo di appartenenza. Si può giusto escludere il pianale Giorgio nato con la Giulia, ma poi anche quello è stato dato in prestito a Jeep e Maserati.

Nonostante sia la sorella della Peugeot 2008, (anche negli interni si vedono molti dettagli PSA) comunque la Junior si differenzia dalla francese per le doti sportive e per la tenuta di strada. Lo sterzo rimane molto simile, ma la vettura nelle curve veloci è decisamente più stabile e reattiva. Questa dinamica però ha portato la Junior ad avere un assetto più rigido. Il che cozza un po’ con il concetto di SUV. Poi per quanto riguarda il design, rimane un gusto personale che varia da individuo a individuo. La versione Speciale Elettrica non ha prestazioni da vera sportiva Alfa Romeo, ma è già pronta la Veloce da 280CV con differenziale autobloccante Torsen, con prestazioni anche in pista davvero esaltanti. Infine la nota dolente riguarda il prezzo. La Speciale Elettrica ha prezzi di attacco da 41.500 €. Non sono pochi, anche perché si inizia ad entrare in una fascia di prezzo dove è possibile trovare vetture elettriche di segmento superiore. E Model 3 di Tesla è una di queste.

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