A pochi giorni dalla conclusione del mondiale Formula 1 ci troviamo a mettere su carta alcune considerazioni riguardo alla classifica piloti 2023 che, in alcuni casi senza troppe emozioni, in altre regalandoci delle inaspettate sorprese, è più interessante di quello che si pensi.

Partiamo dal primo posto e dal dominio assoluto di Max Verstappen. C’è poco da dire a riguardo. Tutti, già da inizio stagione, erano certi di una sua vittoria. Forse non se l’aspettavano così predominante, ma fatto sta che i suoi 575 punti totali a +290 dal secondo sono la conferma (se ancora non si fosse capito) che siamo di fronte a un vero talento. Per quanto riguarda le scommesse online, anche i bookmakers non avevano grossi dubbi sul trionfo delle Red Bull. Le vittorie del pilota olandese si devono anche (ma non solo) alla scuderia austriaca, che per la seconda stagione consecutiva, la sesta nella sua storia, ha conquistato il mondiale costruttori.

E dunque non fa strano vedere Sergio Perez al secondo posto della classifica. Il pilota messicano ha provato fin da subito a contendere la leadership della scuderia al compagno di squadra, soffiandogli ben due primi posti nelle prime quattro gare, ma già dal GP di Monaco è apparsa chiara la differenza di qualità nonostante la Red Bull sia, sostanzialmente, la stessa. Sergio Perez, che rispetto a Verstappen ha qualche anno in più, ha rinnovato anche per il 2024 e su di lui c’è enorme fiducia da parte del team di Milton Keynes.

Il gradino più basso del podio spetta a Lewis Hamilton, che ha fatto sentire tutta la sua esperienza nonostante il calo di rendimento che sta caratterizzando la Mercedes ormai da un paio di anni. Un terzo posto che mancava nella sua carriera da pilota e che lo riporta nel posto che più gli si confà in attesa di una vettura più competitiva. Ancor più sorprendente è stato il campionato di Fernando Alonso, che a bordo dell’Aston Martin si è piazzato a soli 28 punti da Hamilton. Una stagione caratterizzata da ben otto podi, di cui due al secondo posto, e prestazioni da formidabile evergreen. Lo spagnolo ha un contratto con la scuderia inglese fino alla fine del 2024 ma, se dovesse continuare in questo modo, potrebbe correre fino al 2025, vale a dire correre a 44 anni suonati contro ragazzi di 20. Noi, ovviamente, lo speriamo con tutto il cuore.

Charles Leclerc e la sua Ferrari sono una triste conferma del periodo buio della rossa di Maranello. Per il pilota monegasco solamente sei podi, di cui tre in seconda posizione. C’è da dire che la “colpa” (se così si può dire) non è del tutto sua. Le difficoltà prestazionali della monoposto si sono fatte sentire non poco e gli aggiustamenti avvenuti a fine stagione hanno confermato questa dinamica. Non appena il cavallino rampante è tornato a nitrire come si deve, Leclerc ha collezionato tre podi su quattro nelle ultime gare di stagione. Dunque, le prospettive per il futuro sono molto buone e lo stesso Vasseur ha confermato piena fiducia verso il ragazzo di Monte Carlo.

Proprio le ultime prestazioni di Leclerc gli hanno permesso di scavalcare Lando Norris e la sua McLaren. Il pilota inglese, partito molto male, ha iniziato a carburare dal GP d’Austria, e da allora ha conquistato ben sette podi di cui sei secondi posti. Considerando i 122 punti della stagione precedente e i 205 conquistati nel 2023 si tratta di un’ascesa niente male che potrebbe aumentare anche nel 2024.

Chiudiamo con Carlos Sainz, l’altro ferrarista che ha dovuto combattere con i problemi della vettura ma è riuscito, nonostante tutto, a conquistare l’unico primo posto della stagione. Per il pilota di Madrid si tratta del secondo GP vinto in carriera dopo quello del 3 luglio 2022 in Gran Bretagna. Una piccola soddisfazione a sollevare almeno in parte una stagione disastrosa. Il settimo posto è il risultato più basso ottenuto negli ultimi cinque anni e si spera che nella prossima stagione, vettura permettendo, possa tornare a risollevarsi almeno un po’.

Particolarmente interessante, infine, il nono posto di Oscar Piastri a bordo della McLaren. Il pilota classe 2001, alla prima stagione ufficiale in Formula 1, è riuscito a conquistare anche due podi per un totale di 97 punti.

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