La stagione 2025 della Ferrari F1 si sta trasformando in un manuale di errori su come non sviluppare una monoposto di Formula 1.
Dopo mesi di attese, indiscrezioni e hype mediatico, è ormai chiaro: gli aggiornamenti introdotti sulla SF-25 non hanno cambiato le sorti della Rossa. Anzi, avrebbero fatto perdere tempo prezioso nello sviluppo.
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La sospensione pull rod: uno specchietto per le allodole
Il tanto discusso aggiornamento del precampionato, ovvero la sospensione anteriore pull rod, si è rivelato un falso miracolo tecnico.
Progettata e introdotta quest’anno, non era mai stata pensata per stravolgere le prestazioni della monoposto.
Al massimo ha garantito un leggerissimo vantaggio aerodinamico, ma senza alcun beneficio concreto in termini di tempo sul giro. Anzi, ha rallentato lo sviluppo, costringendo gli ingegneri a un reset e interrompendo la continuità con la monoposto 2024, che nel finale di stagione si era dimostrata molto competitiva.
Dopo il pull rod anteriore, si è parlato di un presunto miracolo anche per l’aggiornamento della sospensione posteriore. Ma, come confermato da Matteo Bobbi (Sky Sport), Ferrari stessa non si aspettava nulla di significativo da questo aggiornamento. Una narrazione costruita più dai giornalisti vicini a Maranello che da reali progressi in pista. Oltre alla modifica alla sospensione si era parlato di un problema strutturale al cambio smentito piu’ volte dai nostri ingeneri .
Il falso problema delle altezze da terra
Ferrari ha più volte indicato le altezze da terra come principale limite della SF-25.
Ma secondo Bobbi e altre fonti, non si tratta di un vero difetto tecnico: la Rossa abbassa la macchina solo per recuperare il carico aerodinamico che manca, non per una carenza strutturale.
A chiarire la questione ci ha pensato anche McLaren, con una dichiarazione significativa dal box:
“Se abbassassimo la macchina come fa Ferrari, guadagneremmo tre decimi a giro, ma rischieremmo la squalifica.”
Un commento che smonta definitivamente la narrativa della Scuderia: non è un problema di altezze, ma di un progetto nato con poco carico e concettualmente sbagliato.
Vasseur sotto pressione: 2026 ultimo anno?
Alle difficoltà tecniche si aggiunge una situazione interna delicatissima.
Secondo nostre indiscrezioni, il rapporto tra Frederic Vasseur e i vertici Ferrari è cambiato radicalmente dopo il rinnovo del contratto.
Il francese avrebbe perso parte del potere decisionale, con le sue mosse costantemente monitorate dall’alto.
Molti osservatori ritengono che il 2026 sarà probabilmente l’ultimo anno di Vasseur alla guida della Scuderia. Diverse fonti sostengono inoltre che Ferrari stia già preparando il suo successore, per non compromettere lo sviluppo della monoposto con il nuovo regolamento tecnico.
Un progetto senza direzione
Il quadro complessivo è impietoso:
- La macchina è nata male, con un concetto tecnico inefficace.
- Gli aggiornamenti non sono stati mirati e hanno fatto perdere tempo prezioso.
- Il management è sotto esame, con un team principal ormai indebolito.
Se Ferrari non cambia rapidamente rotta, il rischio è quello di arrivare impreparata anche al 2026, sprecando un’altra occasione storica per tornare a lottare per il Mondiale e arrivare impreparata anche al 2026, sprecando un’altra occasione storica per tornare a lottare per il Mondiale.