F1 News – George Russell crede che non sarà bisogno “guidare” Andrea Kimi Antonelli quando il giovane della Mercedes passerà al team di Formula 1.
La Mercedes non ha ancora deciso chi sostituirà Lewis Hamilton quando il sette volte campione di F1 lascerà la Ferrari a fine stagione.
Il team principal Toto Wolff ha chiarito che il pilota che sostituirà Hamilton alla Scuderia, Carlos Sainz, non è più un’opzione dopo che in precedenza era emerso come un favorito.
Wolff è disposto a investire sui giovani, anche se non è ancora chiaro se il diciassettenne italiano Antonelli sarà al volante l’anno prossimo o nel 2026.
Se e quando Antonelli sarà promosso, Russell assumerà il ruolo di numero uno della squadra, anche se la Mercedes ha sempre adottato una politica di parità di piloti.
Per quanto riguarda il fatto che si senta in dovere di fare da mentore ad Antonelli, Russell insiste sul fatto che vorrebbe che l’astro nascente si dedicasse a se stesso.
Rusell dichiara: “Non credo che un pilota di grande talento abbia necessariamente bisogno di essere seguito da un altro pilota”
“Ognuno deve trovare la propria strada e fare i propri errori.
Sarei più che felice di dare consigli e aiuti lungo il percorso, perché mi sento sicuro di me stesso e voglio il meglio per la squadra”.
“Chiunque mi affiancherà l’anno prossimo mi terrà sulle spine. Sono entusiasta di questo cambiamento. Negli ultimi tre anni sono stato sempre all’erta con Lewis come compagno di squadra, ma credo che un cambiamento sia eccitante”.
Pur scartando la prospettiva di un ingresso di Sainz nel team, Wolff è fermamente convinto che lo spagnolo “meriti un posto di primo piano” perché “ha fatto un lavoro fantastico”.
Antonelli, tuttavia, è il futuro della Mercedes, secondo Wolff, anche se non è ancora stata presa una decisione in merito.
Wolff dichiara: “Abbiamo intrapreso un percorso che ci dice che vogliamo reinventarci un po’ in futuro, e Kimi Antonelli ha sicuramente un ruolo in questo senso.
Non abbiamo ancora preso una decisione per il prossimo anno, ma non volevamo che anche Carlos aspettasse, perché ha bisogno di prendere decisioni per sé, ed è giusto così”.