La Mercedes del campione del mondo sale in cattedra con la Red Bull vicinissima. Seb è al terzo posto ma paga oltre otto decimi.

La seconda sessione di prove libere a Singapore ha evidenziato la forza della Mercedes e di Lewis Hamilton. Il campione del mondo ha montato la gomma Soft, cosa non fatta in mattinata. Questo ha permesso alla sua freccia d’argento di arrivare a girare in 1’38”773, nonostante un errore commesso alla prima curva che probabilmente è costato un paio di decimi. L’unico che appare in grado di infastidire il britannico è un ottimo Max Verstappen al volante della Red Bull targata Honda. L’olandese si è portato a soli 184 millesimi dal battistrada, facendo capire che cercherà di sfidare sino all’ultimo l’alfiere di Brackley.

La Ferrari è invece molto lontana. Sebastian Vettel si è arrampicato sino al terzo posto girando in 1’39”591, restando staccato di ben 818 millesimi dalla vetta. Il dato positivo è che il tedesco è riuscito ad ottenere questa prestazione a fine stint, dopo diversi giri abortiti a causa del traffico. Si vede anche ad occhio la sofferenza della rossa nel secondo e terzo settore, dove i rivali sono di un’altra categoria.  Impressionante la differenza che hanno fatto i primi due rispetto ai compagni di squadra: Valtteri Bottas è quarto ma non è andato oltre un 1’38”884, pagando più di un secondo ed un decimi rispetto ad Hamilton. Ad un soffio dal finlandese c’è Alexander Albon, seguito da Charles Leclerc che a fatica ha chiuso un giro lanciato sempre per colpa di vetture più lente in pista. Sulla sua monoposto è stato sostituita la trasmissione dopo il problema della mattinata, non ci sarà ovviamente nessuna penalità in griglia visto che si trattava dell’unità disposta per il venerdì.

In termini di passo gara, la superiorità di Hamilton e della Mercedes è stata imbarazzante. Con mescole diverse è stato sempre lui il più veloce, dimostrando che se ottiene la pole domani ci sarà poco da fare domenica a meno di tragedie greche. L’iridato è stato l’unico a girare anche sotto al’1’45”, mettendo in mostra una costanza ed una velocità degne di nota. La Ferrari è stata leggermente più positiva nel long run, avvicinandosi alle prestazioni della Red Bull che ha provato a lungo la dura con Verstappen. Decisamente più lento Albon, ma va detto che anche Leclerc ha sofferto notevolmente la gomma morbida alzando velocemente le prestazioni. Il monegasco ha montato la media negli ultimi minuti, arrivando vicinissimo al miglior tempo sulla simulazione gara di Lewis.

Come si era visto nella prima sessione è apparsa in gran forma la McLaren. Settimo Carlos Sainz, con Lando Norris che è nono. Lo spagnolo è ad appena un decimo da Leclerc ed ha tenuto dietro la Renault di Nico Hulkenberg. Pierre Gasly chiude la top ten con la Toro RossoHonda ad un paio di secondi da Hamilton. Alle spalle del francese c’è il compagno di squadra Daniil Kvyat, seguito da un Daniel Ricciardo che non ha ancora trovato il giusto rispetto anche rispetto ad Hulkenberg. Soffrono Racing Point ed Alfa Romeo Racing, con Perez e Stroll al tredicesimo e quindicesimo posto. In mezzo il nostro Antonio Giovinazzi, mentre è sedicesimo Kimi Raikkonen. Sempre più notte fonde in casa Haas, visto che la Williams di George Russell si è infilata tra Grosjean e Magnussen. Ultimo Robert Kubica a quasi un secondo dal compagno di squadra. Alle 12 di domani la terza sessione di libere.

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