LE STRANEZZE FERRARI DI UN GP CHE DOVEVA DOMINARE E ALCUNI DUBBI

Hamilton vince con merito il GP di Singapore assicurandosi un vantaggio tale da poter amministrare le prossime gare per vincere il titolo; Vettel arriva 3° soprattutto grazie ad errori nelle prove libere e alla strategia suicida e da dilettanti adottata in gara.

CAMBIO GOMME ANTICIPATO DI UN GIRO, PERCHE’?

In partenza Vettel compie il ‘miracolo’ riesce a sorpassare Verstappen subito dopo la partenza e soprattutto prima che venga esposta bandiera gialla nel suo tratto a causa del contatto tra Perez e Ocon. Manovra grandiosa e coraggiosa che ha fatto ben sperare i tifosi della Ferrari in vista di una gara arrembante, anche se a Singapore al 90% vince chi parte in pole position.

Vettel, dopo la Safety-car,  segue Hamilton dalla sua 2° posizione; alla ripartenza il primo errore del Tedesco, non rimane vicino al rivale e si fa subito distanziare di oltre 1 sec. al primo punto cronometrato, in pratica agevola la ripartenza del Britannico che può così involarsi senza nessuna preoccupazione.  Il suo distacco è sempre superiore al secondo nel primo stint ed arriva in zona DRS solo al passaggio n.7, l’intenzione sembra quella di non rovinare le gomme e conservarle per un eventuale attacco successivo; secondo errore; per tenere vive le speranze iridate e soprattutto per duellare finalmente in pista con Hamilton doveva quantomeno pressarlo da vicino cercando di fargli commettere un errore, anche a costo di rovinare le gomme. Questa tattica comunque NON VIENE ADOTTATA in quanto dal box decidono di far rientrare Vettel per tentare un under-cut che su questa pista è quasi impossibile. Terzo errore, Vettel rientra al giro 14 per montare le UltraSoft; al giro 13 aveva realizzato 1:45.352 mentre Hamilton aveva girato in 1:44.929, il GAP tra di loro era di 2.212 sec. quindi il Tedesco non ha forzato il giro affatto per tentare l’under-cut anzi, era più lento di Hamilton, ma soprattutto NON ERA nella finestra dei fatidici 2 sec. per tentare tale manovra. Tanto è che comunque in Ferrari fanno questa scelta scellerata solo che sbagliano banalmente i conti perché la vettura n. 5 dovrebbe rientrare in pista davanti a quella di Perez ed invece rientra dietro vanificando ogni tentativo di sorpasso strategico. Al giro 13 Perez ha girato in 1:49.511 mentre Vettel in 1:45.352, sarebbe bastato un giro in più (entrare la passaggio 15) per mettere Vettel davanti al Messicano. Il punto di questo grave errore risiede nella sua evidenza tanto chiara da poter esser prevista addirittura dal ‘divano’ infatti guardando i tempi dello schermo e facendo due conti a mente già ci si era resi conto che Vettel rischiava di essere troppo a ridosso, se non dietro, la vettura n.11 di Sergio Perez. La gara comunque va avanti e Hamilton copre Vettel fermandosi e montando le gomme Soft. A questo punto il Tedesco perde tantissimo tempo dietro al Messicano tanto che al box Red Bull si rendono conto che possono far fermare Verstappen e metterlo davanti a Vettel, manovra efficace che consente al driver RB di riportarsi in 2° posizione, le gomme montate erano le Soft.

Ora voglio mettere in chiaro il mio pensiero anche se sui social l’ho espresso chiaramente; la Ferrari non deve coprire gli errori dei propri piloti a tutti i costi mentre dall’altro lato vengono spesso allontanati tecnici di valore e quello che è andato in scena ieri, tra strategia fantasiosa e banale errore nel calcolo dei tempi evidenzia approssimazione non degna della Rossa ma è anche una valida attenuante per il driver di punta.  Vettel sta sbagliando molto, troppo, e lo sta facendo da più di 12 mesi, nel 2017 era addirittura avanti in classifica, poi tutto è andato a rotoli, sì anche per la famosa evoluzione della Power Unit, ma anche per i suoi errori; quando parliamo di errori dobbiamo mettere nella lista anche quelli del venerdì, che non consentono di immagazzinare dati, o quelli delle qualifiche e non solo quelli della gara. La sensazione è che Vettel non riesca mai ad arrivare ad un vero e proprio corpo a corpo con Hamilton ed anzi lo eviti accuratamente quando possibile; e poi è troppo nervoso per un 4 volte Campione del Mondo, tutti commettono errori ma molto meno dopo tante gare e tanti titoli; ma su questo vorrei far riflettere i lettori, anche se mi arriveranno degli insulti, sono 4 i campionati vinti è vero; io ne ricordo però un paio viziati da sospetti e polemiche; siamo sicuri che il Tedesco ha davvero l’esperienza e la sicurezza di un campione che ha il poker in tasca? A voi il giudizio…

LA FIA CHE SI PROSTRA DAVANTI AD HAMILTON

La gara arriverà al termine senza tante emozioni, a parte un’altra manovra di Perez irregolare e alcuni doppiati che fanno salire la pressione ad Hamilton e alla Mercedes; queste vetture avevano bandiera blu ma erano in lotta tra di loro, il Britannico viene avvicinato da Verstappen che quasi tenta il sorpasso ma viene subito ricacciato indietro da Lewis;  misera la figura di Whiting che dopo la gara va a scusarsi con Hamilton per i problema creato, tale comportamento evidenzia il grado sudditanza psicologica della FIA e dei commissari nei confronti del pilota e della scuderia, inammissibile !

Marco Asfalto

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