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Nino Vaccarella rappresenta la massima espressione di talento nel mondo dell’automobilismo e che la grande Trinacria può vantare. Un talento indiscusso supportato dalle innumerevoli vittorie in diverse competizioni di tutto il mondo. L’orgoglio della Sicilia e dei siciliani che hanno gioito e sognato nei tempi storici delle corse. Il re della Targa Florio, la quale grazie ai suoi successi divenne la tanto amata e seguita competizione di quegli anni. Nino Vaccarella ha rappresentato il riscatto di moltissimi siciliani di quei tempi, tempi che avevano segnato una Italia colpita dalla guerra ed un meridione devastato da fame e povertà. Fece accendere i riflettori su questa splendida isola piena di storia e tradizione e ne esaltò il territorio proponendolo a tutto il mondo. Trasmise ai suoi rivali il coraggio e la determinazione di un popolo forte ed orgoglioso.

La vita – La carriera

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Laureato in giurisprudenza, dall’aspetto serio ed elegante, cominciò a gestire la scuola privata fondata dal padre, il quale perse la vita prematuramente. Si dedicò quindi alla direzione dell’istituto insieme alla sorella, e riuscì a gestire le corse ed il lavoro che considerava un impegno molto serio. Se bene fosse il preside della scuola di famiglia, la sua più grande passione si riversava nella automobili, ed in particolar modo su quelle da corsa, fu per questo motivo che gli venne affibbiato il soprannome di  ” Preside Volante “.

Decise quindi di cominciare la sua esperienza da pilota intorno il 1956 con la Fiat 1100 ereditata dal padre scomparso, partecipando ad una vecchia ed ormai inesistente competizione in salita, la Passo di Rigano – Bello Lampo, nella quale ottenne il quinto posto – risultato molto apprezzabile per un neofita -.

Nel 1957 acquistò una Lancia Aurelia 2500, con la quale ottenne un primo posto assoluto proprio nella Passo di Rigano – Bello lampo.

Nel 1959 cambia macchina passando ad una Maserati 2.0, potendo dare sfogo a tutta la sua voglia di affermazione, quindi vincendo innumerevoli competizioni: La storica Valdesi – Montepellegrino, il Gran Premio di Pergusa, Monterice, Catania – Etna ed altre manifestazioni in tutta Italia molto importanti.

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I successi  gli diedero oltre che esperienza, molta visibilità, infatti i siciliani cominciavano ad amarlo come loro beniamino ed i giornali cominciavano a parlare del suo grande talento. Venne così ingaggiato come professionista nel 1961 dalla scuderia del Conte Volpi, che gli diede la possibilità di stravincere in altre corse molto prestigiose: La Targa Florio, la 1000 km al Nurburgring, la 12 ore di Sebring in america.

Tutte queste competizioni davano l’accesso al campionato del mondo sport prototipi, che allora era molto in voga forse come la formula 1, che vinse nel 1964, e campione assoluto nel 1971

Nino Vaccarella gareggiò fino al 1975 chiudendo la sua carriera in Alfa Romeo, riscuotendo successi e vittorie conclamate in moltissime competizioni in categorie differenti, correndo con l’Alfa Romeo, la Ferrari, la Ford.

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Fu corteggiato dalla prestigiosa Porsche e gli venne offerto un contratto che rifiutò per l’Alfa Romeo. Nino Vaccarella vinse davvero di tutto, dalla Targa Florio alle gare di durata, dalle salite alla pista, portando la bandiera della Sicilia alta nel mondo e continuando i successi dei vecchi grandi piloti che lo avevano inspirato come il grande Alberto Ascari.

Gli furono conferiti moltissimi premi e titoli, quali Cavaliere della Repubblica Italiana, il premio ACI, stella argento e oro del CONI, e molte altre durante la sua prestigiosa carriera. Ha indiscutibilmente contribuito allo sviluppo del mondo delle corse e dell’automobilismo. Si è guadagnato il titolo più prestigioso: Rimanere nel cuore dei siciliani.

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Immagini tratte da:

www.forza-mag.com – motorsportmagazine – Flickr – giornale di Sicilia gds

 

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