Nel mondo della Formula 1, molti componenti meccanici hanno nomi strani, frutto della fantasia dei tecnici che li hanno pensati. Famosa è la coca-cola, forma classica delle formula che viste dall’alto si stringono per poi allargarsi, come la bottiglia della celebre bevanda; un pò più avvolto dal mistero il “pezzo di Naomi”, che la leggenda dice sia stato così battezzato dai meccanici Ferrari per sbeffeggiare Briatore e la sua Benetton che a quei tempi dominavano. Di recente lo sviluppo aereodinamico ha portato a sviluppare moltissimo la zona immediatamente dietro alle sospensioni anteriori, sotto la parte bassa del telaio. Immediatamente dopo a livello di flussi inizia infatti il T-Tray, che è la parte sporgente del fondo che ha il doppio compito di fare da supporto per il pannello ligneo (skid pad) che consente di verificare che le vetture non siano troppo basse e di separare e dirigere i flussi sotto la vettura. Da quando le vetture di Formula 1 hanno un muso molto alto infatti,
il flusso d’aria che investe la parte inferiore del telaio deve essere indirizzato alla perfezione per permettere al fondo di lavorare più efficacemente possibile. L’effetto di depressione sotto la vettura è infatti fondamentale ed è il principale motivo per cui le Formula 1 degli ultimi 20 anni hanno un assetto denominato “rake”,
cioè molto basso sull’anteriore, proprio per permettere al fondo di avere la forma ad imbuto che permette l’effetto aereodinamico che crea la deportanza e consente alle auto di rimanere incollate al suolo.
Ecco le novita’ ferrari nuovo Batwing via #AMus e deflettori maggiorati nel T tray photo #Fabrega #Techf1 @AlessandroSala1 #MalaysiaGP pic.twitter.com/kZLyaKPI4G
— Salvatore Asero (@Graftechweb) 29 settembre 2016